Data inizio
28 Set 2020
News

Il CREA, nell’ottica di una sempre maggiore sostenibilità nel settore dell’acquacultura, ha avviato la sperimentazione sull'isola toscana di Capraia di un impianto costituito da reti di rame al posto del nylon, assieme a test sui mangimi e altre pratiche innovative. Tutto ciò nell’ambito del progetto “Perilbio", e in collaborazione con la società cooperativa "Maricoltura e Ricerca". Il rame ha un’attività antibatterica e le nuove reti sono in grado eliminare la colonizzazione di organismi incrostanti facilitando così le operazioni di manutenzione e aumentando l’ossigenazione dell’acqua all’interno della gabbia migliorando il benessere dei pesci. Il rame è poi uno dei pochi materiali che possono essere riciclati, di conseguenza le aziende non saranno costrette a sostituire e smaltire le reti ogni due anni come avviene per quelle in nylon.

Per quanto riguarda i costi, questi sono più elevati rispetto alle reti in nylon, ma anche l’offerta cambia: le gabbie saranno dotate di sonde per il monitoraggio e, attraverso una semplice app, l’allevatore potrà avere un controllo costante e immediato del proprio impianto e prevenire danni alla struttura e ai pesci.

Il CREA ha pubblicato un video sulla sperimentazione che si può visionare a questo LINK

Fonte: CREA

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