Data inizio
08 Set 2016
News

La  Bulgaria potrebbe diventare uno dei paesi leader in agricoltura biologica, viste le caratteristiche della sua agricoltura e del suo ambiente, se solo lo Stato fornisse supporti sufficienti ai suoi produttori, e i controlli –specie sui prodotti finiti-  fossero più affidabili. A causa della forte domanda, molti coltivatori hanno avviato la produzione di alimenti biologici: il più delle volte si tratta di piccole aziende che non hanno però diritto a un sussidio, perché non possono soddisfare i requisiti per la certificazione a causa della loro debolezza finanziaria, hanno piccole produzioni e non riescono ad organizzarsi per immetterle sul mercato. Quest'anno, lo Stato ha stanziato circa 20 milioni di Lev (10.230.000 euro) per sostenere le aziende agricole già biologiche o in fase di transizione, ma i benefici hanno riguardato solo poche aziende. "Attualmente, l'agricoltura convenzionale  è molto più sostenuta e finanziata,  mentre l’agricoltura biologica è considerata più che altro un’appendice al’agricoltura chimica", rileva Meglena Antonova, coordinatrice dell’associazione di produttori  " Екологично Земеделие - Agricoltura Ecologica". Secondo i produttori, poi, gli intermediari spesso acquistano i prodotti biologici a prezzi ben al di sotto del costo di produzione. Molti prodotti  di queste piccole aziende, anche se  non vi è garanzia che siano veramente bio perché non certificati, sono comunque preferiti dai consumatori perché ispirano più fiducia.

Intanto Greenpeace-Bulgaria ha recentemente tenuto un workshop a Varna sulle migliori pratiche per la coltivazione di prodotti biologici.

Fonte: Bnt.bg

Luogo
Bulgaria