Data inizio
04 Ott 2018
News

Il Kyoto Club ha lanciato un nuovo progetto, “CAPsizing - Per la resilienza climatica”, della durata di un anno, volto a sensibilizzare agricoltori e  cittadini su Pac, sviluppo rurale, biologico e lotta ai cambiamenti climatici.  In sostanza, si tratta di un progetto che vuole rispondere a domande quali “Come funziona la Politica Agricola Comune (PAC)? Come vengono gestiti i fondi disponibili? In che misura la PAC contribuisce all’espansione dell’agricoltura biologica, alla promozione per il miglioramento della sostenibilità ambientale, alla lotta contro i cambiamenti climatici e alla diffusione di più sane abitudini alimentari?”. Il progetto, che ha ottenuto il contributo dalla Direzione generale agricoltura e sviluppo rurale della Commissione europea, punta in particolare a sensibilizzare i giovani agricoltori  attraverso webinar di approfondimento, formazione nelle scuole e nelle università, eventi di promozione per la digitalizzazione in agricoltura. Il tutto per favorire il livello di conoscenza e stimolare un dibattito incentrato sui possibili miglioramenti da apportare e su come si possa costruire un’agricoltura europea sempre più amica del clima e dell’ambiente.

«Tutto questo – sottolineano al Kyoto Club – in un momento cruciale per la riforma del settore e per la programmazione economica del periodo 2021-2027, attualmente in discussione a Bruxelles e Strasburgo. Secondo la proposta della Commissione, il bilancio della PAC del nuovo periodo ammonta a circa 365 miliardi di euro, il 40% del quale è destinato all’azione climatica. All’Italia spetterebbero circa 32 miliardi di euro».

Francesco Ferrante, vicepresidente di Kyoto Club, ricorda che «E’ recente la notizia che dopo tre anni di stabilità, le emissioni di gas di serra sono tornate a crescere arrivando al record storico e davvero preoccupante di 32 giga tonnellate. Sembra che in barba alle raccomandazioni della comunità scientifica internazionale e agli stessi Accordi di Parigi, i governi di tutto il mondo non comprendano l’urgenza di cambiare modello di sviluppo per fermare il cambiamento climatico. Eppure, le innovazioni tecnologiche che abbiamo a disposizione potrebbero aiutare molto. Anche in agricoltura. Un settore chiave non solo perché, contribuendo in maniera non irrilevante alle emissioni, deve essere coinvolto nella diffusione di pratiche agricole che le riducano, ma perché può svolgere anche un ruolo attivo e indispensabile nell’assorbimento di carbonio». In tale direzione, l’agricoltura biologica resta la vera innovazione per contribuire a ridurre le emissioni di gas serra per il settore agricolo.

Maggiori informazioni sul progetto QUI

Fonte: Kyoto Club/Green Planet