Data inizio
29 Lug 2015
Rassegna stampa

Il governo danese ha preparato un piano per raddoppiare entro il 2020 la superficie agricola coltivata con il metodo biologico e biodinamico, con l'intento di convertire tutta l’agricoltura della Danimarca alla sostenibilità. Dal 2007 ad oggi le esportazioni di prodotti danesi bio è cresciuta del 200 per cento; l’8 per cento di tutti gli alimenti venduti è biologico, e quest’anno, il marchio nazionale del bio, conosciuto dal 97 per cento dei danesi, compie venticinque anni.

Ma il governo ha deciso di trasformare tutta l’agricoltura nazionale in biologica e sostenibile, e per farlo ha ideato un piano molto ambizioso, che prevede un investimento da oltre 53 milioni di euro, solo per il 2015. Il primo obiettivo del progetto prevede di raddoppiare a livello nazionale entro il 2020 la quota di terreno agricolo coltivato con metodi biologici, rispetto al 2007. Intende, inoltre, incrementare le mense pubbliche bio e supportare economicamente tutti i produttori e gli investitori che si dedicheranno al biologico.

Il ministro della Pubblica istruzione Christine Antorini ha precisato: “Vogliamo aumentare il livello di consapevolezza che i bambini e i giovani hanno riguardo il cibo biologico e attraverso la riforma scolastica in corso stiamo migliorando la conoscenza dell’agricoltura biologica con l’insegnamento nelle ore di scienze e attraverso corsi dedicati al cibo. Vogliamo anche avviare un dialogo con i comitati consultivi per la formazione agricola per rafforzare la loro attenzione per la produzione biologica”.

Il ministero della Difesa ha infine dichiarato di voler convertire al bio anche gli 1,1 milioni di pasti serviti ogni anno nelle basi militari.

 

“LifeGate”, 28 luglio 2015, http://www.lifegate.it

 

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