Data inizio
01 Nov 2018
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È la quota più alta del fondo nazionale stanziato dal ministero delle Politiche agricole, alimentari, forestali e del turismo, davanti a Toscana e Lombardia. La ripartizione è stata basata sul numero dei beneficiari. L’assessore regionale all’Agricoltura, Simona Caselli, ha dichiarato che questo è il risultato del lavoro che da tempo la Regione sta portando avanti per promuovere il biologico all’interno dei servizi di ristorazione collettiva pubblica. Un impegno che viene da lontano: nel 2002 era stata approvata una legge ad hoc che prevedeva l’utilizzo del 100% di materie prime biologiche nella preparazione dei pasti nelle scuole dell’obbligo. Negli anni seguenti sono stati sostenuti progetti di educazione alimentare sui prodotti biologici rivolti alle scuole e ai cittadini, ed attivato servizi di informazione e formazione degli operatori del settore. In Emilia-Romagna sono oltre 330 le strutture - scuole d’infanzia, asili nido, primarie, secondarie e istituti comprensivi - che riceveranno i fondi stanziati dal Mipaaft a copertura delle maggiori spese sostenute per l’erogazione dei pasti bio e per realizzare progetti di informazione e di promozione nelle scuole di accompagnamento al servizio di refezione.

Fonte: Regione Emilia-Romagna