Data inizio
05 Set 2017
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Nel 2016, le imprese bio (produzione, trasformazione e commercializzazione)  in Emilia-Romagna hanno superato la soglia delle 5mila, il 20% in più rispetto al 2015, mentre le superfici convertite  sono cresciute del 24% (l’11,3% della SAU regionale). Il biologico è uno dei settori al centro del Programma di sviluppo rurale 2014-2020, sul quale sono stati stanziati aiuti diretti per 120 milioni di euro. Tra gli interventi finanziati alle aziende biologiche ci sono anche formazione e informazione, investimenti aziendali e di filiera, progetti di ricerca e sperimentazione (attraverso i Gruppi operativi per l’innovazione, Goi, che coinvolgono tutti gli attori della filiera). Il bando 2016 del Psr 2014-2020  ha fatto registrare una grande adesione di nuovi agricoltori biologici: dal febbraio 2016 a oggi (settembre 2017), si sono registrate ben 688 nuove aziende agricole biologiche (360 nel 2016 e 328 nel 2017) con una nuova superficie convertita che supera i 20mila ettari. Si tratta di imprenditori che hanno anticipato i costi della conversione delle proprie La Regione evidenzia anche il ricambio “generazionale” delle aziende agricole biologiche: oggi su 100 aziende agricole, 39 sono le aziende biologiche storiche, 41 sono le aziende in fase di conversione e 20 le aziende in cui coesistono produzioni biologiche e convenzionali.

Per quanto riguarda i risultati del bando Psr 2016 , la regione sottolinea che al 2017 sono state finanziate quasi 3.500 domande di aiuto per l’applicazione della agricoltura biologica su una superfice di oltre 91mila ettari con una spesa complessiva annuale di oltre 21 milioni di euro. Nonostante al momento nessuna domanda sia stata esclusa, la superfice interessata agli aiuti è pari a circa l’80% della superfice biologica regionale. Da notare che oltre 850 sulle 1.907 del bando 2016 sono state finanziate come “Conversione” a dimostrazione della tendenza all’espansione del settore.

Fonte: Regione Emilia-Romagna