Data inizio
10 Lug 2020
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Secondo i dati appena pubblicati dal Ministerio de Agricultura, Pesca y Alimentación, nel 2019 la superficie dedicata alla produzione biologica in Spagna si è attestata a 2.355.000 ha, con un aumento del 4,8%, e giungendo così al 9,3% della SAU. Le statistiche confermano il trend di crescita sostenuta e il consolidamento della produzione biologica spagnola, con un aumento medio annuo della superficie biologica totale del 7,5% negli ultimi cinque anni. La Spagna rimane il principale produttore dell'Unione Europea per superficie e il quarto al mondo. Secondo i dati, la metà dei quasi 2,4 milioni di ettari è destinata a pascoli permanenti (+ 5,6%), un quarto ai seminativi (+ 1,5%) e l'altro quarto alle colture permanenti (+ 6%).

Il Ministro dell’Agricoltura Luis Planas ha sottolineato come la Spagna sia sulla buona strada per raggiungere gli obiettivi stabiliti dall'Unione europea in linea con le strategie "Farm to fork" e "Biodiversità" della Commissione, che coincidono con gli obiettivi nazionali e strategici della futura Politica Agricola Comune (PAC), senza perdere di vista il necessario equilibrio tra sostenibilità e redditività.

Aumenta il numero di operatori biologici

Per quanto riguarda gli operatori, il loro numero totale è aumentato del 6,4% a 47.108, ed è cresciuto anche in tutte le categorie: produttori primari (+ 5,9%), operatori della trasformazione (+ 13%) e distributori (+ 24,8%), tra i quali spiccano i dettaglianti, con un aumento del 37%. Le statistiche evidenziano il maggiore aumento del numero di operatori nelle fasi successive della catena alimentare, a causa dell’incremento della domanda.

La tendenza di crescita media annua negli ultimi 5 anni è stata del 7,4% negli agricoltori e negli allevatori, del 14% nell’industria di trasformazione e del 27% nei distributori di prodotti biologici.

Nella produzione di ortaggi spicca l'aumento degli ettari dedicati ai tuberi (+13%), ai legumi (+4,2%), agli alberi da frutta (+9%), banani (+25%), agrumi (+19%) e piccoli frutti (+10%). Aumentano anche le superfici a vigneto (+7%) e ad oliveto (+4,6%). Solo il foraggio diminuisce del 3,5% e resta invariata la superficie dedicata dedicata ad ortaggi e noci.

Per quanto riguarda la produzione animale, il numero di allevamenti bio è leggermente diminuito a 7.803 allevatori di bestiame e 61 allevamenti di acquacoltura (-1% rispetto all'anno precedente).

I dati indicano che c'è stato un calo nelle aziende agricole dedicate alla carne ovina (-5,6%) e alla carne di capra (-7%) e un aumento dei bovini da latte (+ 15%), polli (+ 14%), latte di pecora (+ 9%) e suini (+ 4%). Tuttavia, il numero di capi di bestiame è aumentato nei suini (+ 60%), nelle pecore, nelle capre e nei bovini da latte (+ 7%, + 11% e + 18%, rispettivamente) e nel pollame da carne (+ 150%) e da uova (+ 32%).

L'acquacoltura biologica, con 61 aziende agricole, è stata un altro sottosettore che ha mantenuto la sua produzione, superando le 6.340 tonnellate. Spiccano le cozze con 34 aziende e quasi 3.000 tonnellate di produzione.

Controlli ufficiali

Il numero totale di controlli ufficiali effettuati nel 2019 è stato di 54.195 a livello nazionale (+ 5,5% rispetto al 2018) e di 3.114 relativamente alle importazioni alle frontiere (30% in più rispetto allo scorso anno). Inoltre, le autorità competenti delle comunità autonome hanno effettuato 1.927 audit di supervisione degli enti di certificazione pubblici e privati.

Il documento con le anticipazioni sui dati del biologico spagnolo nel 2019 si può scaricare QUI

Fonte: Ministerio de Agricultura, Pesca y Alimentación

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