Data inizio
06 Nov 2017
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Uno recente studio della FiBL, recentemente pubblicato sulla rivista scientifica PLOS ONE, indica che i terreni agricoli biologici contengono in media il 59% in più di biomasse da microrganismi, che sono fino all'84% più attivi rispetto a quelli presenti nell’agricoltura convenzionale. Per produrre lo studio, FIBL ha preso in considerazione 57 pubblicazioni internazionali sistematicamente selezionate. Tra i diversi risultati, lo studio indica che il metabolismo dei micro-organismi nei suoli coltivati con il metodo biologico è significativamente più attivo, il che a sua volta porta a una trasformazione più veloce di sostanze organiche come il compost in sostanze nutritive disponibili per le piante. L'agricoltura biologica ha un effetto positivo sia sul pH del suolo e sul carbonio nel suolo, che ha a sua volta un effetto positivo sui micro-organismi, sia sull'attività dei micro-organismi stessi, attività notevolmente aumentata in climi caldi e asciutti. Il concime organico, una variata rotazione dei raccolti e l'inclusione di piante leguminose nella rotazione delle colture hanno tutti effetti positivi sull'abbondanza e sull'attività microbica.

Lo studio affronta quindi il problema dei minori raccolti che si ottengono in agricoltura biologica: grandi quantità di biomassa microbica e una vita più attiva del terreno dovrebbero fornire una base eccellente per un rendimento elevato delle colture. Il paradosso è che invece i rendimenti in agricoltura biologica sono in media ancora inferiori di circa il 20%. La principale conclusione dello studio è che ciò sia dovuto alla mancanza di varietà adattate o adatte all'agricoltura biologica e alla mancanza sia degli agenti chimici per la protezione delle piante, sia dei fertilizzanti sintetici e degli erbicidi.  Vi è tuttavia una crescente evidenza che i sistemi di coltivazione biologici che utilizzano varietà adatte producano rese più stabili e migliori soprattutto in condizioni di siccità. La presenza di una maggiore biomassa nel suolo è anche significativa per il clima: i suoli coltivati contengono biologicamente più humus, che aiuta nel sequestro del gas serra CO2.

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Fonte: FIBL