Data inizio
04 Lug 2016
Rassegna stampa

Il vino biologico italiano sta conoscendo un momento eccellente. Wine Monitor Nomisma ha raccolto i dati delle vendite del settore, evidenziando una crescita del 259% negli ultimi 10 anni. Un settore che attesta le vendite intorno ai 205 milioni di euro, e che vede l'Italia seconda in Europa e terza sul gradino del podio mondiale. Il nostro Paese può infatti vantare oltre 72.000 ettari dedicati alla coltivazione e alla produzione vitivinicola e si colloca dunque immediatamente a ridosso della Spagna, prima nelle classifiche europee.

E stanno velocemente crescendo anche i consumatori italiani di vini bio: il loro numero è infatti raddoppiato negli ultimi due anni, e questo è un dato che emerge specialmente dalle abitudini di consumo in Puglia, una regione particolarmente attenta al vino bio e in assoluto la seconda regione consumatrice in ambito italiano. In Puglia sono ben 10.000 gli ettari dedicati ai vigneti biologici, e l'aumento relativo al consumo ha registrato un +22%, grazie anche al fattore export. L'export è un segmento molto importante nel campo della produzione e della vendita dei vini bio, tanto da inglobare i due terzi del giro d'affari, ovvero circa 68 milioni di euro.

Da questo punto di vista Internet si è rivelato uno strumento fondamentale, e gli stessi siti web ed e-commerce hanno garantito a queste aziende locali una visibilità mai vista prima, necessaria per farsi conoscere fuori dall'Italia. Ovviamente la certificazione è un elemento fondamentale per garantire che il vino acquistato provenga effettivamente da coltivazioni bio. E non è un caso che l'attenzione verso questo aspetto abbia portato un aumento del 38% della vendita di bottiglie certificate di vino bio italiano all'estero: una percentuale davvero enorme, considerando che la media per gli altri paesi esportatori si attesta intorno al 5%.

Fonte: GO Bari.it, http://go-bari.it, 30 giugno 2016

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