Tipo istituzione
C.R.A.

Viale Piacenza, 29
26900 - LODI

Telefono
+39-0371-40471
Fax
+39-0371-31853
Curriculum

Storia:
Il Centro di Ricerca per le Produzioni Foraggere e Lattiero-casearie (CRA-FLC) di Lodi nasce dall’aggregazione di tre ex Istituti di Ricerca e Sperimentazione Agraria del MIPAAF: l’Istituto Sperimentale per le Colture Foraggere (ISCF) di Lodi, l’Istituto Sperimentale Lattiero-caseario (ISLC) di Lodi e l’Istituto Sperimentale per la Zootecnia dei bovini dal latte, sezione periferica di Cremona. ISCF è stato fondato nel 1923 quando un gruppo di istituzioni locali introdusse insieme all’allora Ministero dell’Agricoltura e Foreste la Stazione Sperimentale di Praticoltura. L’Istituto Sperimentale per la Zootecnia dei bovini da latte trae origine dall’Istituto Sperimentale Agrario Cremonese-Fondazione G. Robbiani e fu istituito a Cremona nel 1922 grazie al contributo di differenti istituzioni locali, interessate al progresso e al benessere sociale in agricoltura. L’origine di ISLC risale al 1871, quando mediante decreto reale furono aggregate in un unico organismo competenze scientifiche e tecniche nel settore caseario. Nel 1923 ISLC acquistò un’azienda agraria per condurre ricerche nella filiera casearia.

Missione
Il Centro di Ricerca per le Produzioni Foraggere e Lattiero-Casearie – Lodi (C14) studia in modo verticalmente integrato gli aspetti di produzione dei foraggi, della nutrizione e dei metodi di allevamento dei bovini finalizzati alla produzione di latte e prodotti derivati di elevata qualità sensoriale, nutrizionale e di sicurezza. Affronta studi e ricerche in materia di agrotecnica, sistemi coltrali, ecosistemi prato-pascolivi, chimica e biochimica, genetica e miglioramento genetico delle piante foraggere e delle proteaginose per l’alimentazione zootecnica. Studia i metodi di allevamento della vacca da latte con particolare attenzione ai rapporti tra alimentazione, benessere animale e qualità della produzione di latte; le tecniche e gli impianti per la gestione della stalla finalizzate all’economicità della produzione, alla sicurezza dell’ambiente di lavoro, all’igiene del latte, alla prevenzione delle zoonosi. Studia l’utilizzazione del latte in tutte le fasi, dalla raccolta in stalla fino al momento del suo consumo da parte dell’utilizzatore finale, compreso lo studio e l’ottimizzazione dei processi tecnologici di caseificazione, la caratterizzazione dei prodotti, il controllo della salubrità e dell’autenticità dei prodotti. Si occupa della selezione genetica, della caratterizzazione e della conservazione della biodiversità microbica. Collabora con il Centro di Ricerca per la genomica e la post-genomica animale e vegetale nel settore delle piante foraggere e dei microrganismi di interesse agro-industriale.

Attività
L’attività di ricerca presso CRA-FLC si può suddividere in tre principali settori: produzioni foraggere, allevamento dei bovini da latte e produzioni casearie. La ricerca nel settore delle produzioni vegetali è indirizzata allo studio dei metaboliti primari e secondari coinvolti nella qualità delle foraggere e all’individuazione e valutazione di composti naturali con proprietà anti-nutrizionali, nutraceutiche e farmacologiche. Le indagini sono rivolte all’identificazione e caratterizzazione di geni di interesse in leguminose e cerealicole foraggere attraverso l’utilizzo di specie modello (es. Medicago truncatula), all’incremento dell’efficienza dei metodi di miglioramento genetico, alla selezione di varietà foraggere con aumentata qualità, resistenza agli stress e adattamento agli ambienti mediterranei e al miglioramento della sostenibilità agronomica, economica e ambientale dei cereali da foraggio in sistemi colturali della pianura Padana. Per le attività relative agli altri due settori disciplinari del Centro si rimanda alle rispettive pagine, sotto la voce "sedi distaccate".

Altre attività
Mantenimento e controllo di collezioni microbiche e vegetali.
E' disponibile una collezione di Sinorhizobium meliloti (1443 ceppi conservati a -80°C), rappresentativa della variabilità intraspecifica in relazione alle caratteristiche ecogeografiche, bioagronomiche, agli ambienti di isolamento e alla diversità genetica della pianta ospite. E' presente una collezione di microrganismi, che riguarda specie batteriche di interesse caseario (batteri lattici), microbi alterativi (es. Clostridium spp.) e patogeni (es. L. monocytogenes). Questa collezione rappresenta una fonte importante di biodiversità. I ceppi sono stati isolati nel corso degli ultimi 20 anni da diversi prodotti caseari, sia tradizionali che industriali, provenienti da differenti aree geografiche e ambienti produttivi.
Sono presenti inoltre circa 4300 accessioni di leguminose e cerealicole foraggere e da tappeto erboso appartenenti a 52 specie, di cui il 60% rappresentato da varietà locali italiane e da popolazioni naturali. Le varietà sono conservate sotto forma di semi disidratati (7-8% di umidità), in buste sigillate a -18°C.
Infine è presente una collezione tilling di Medicago truncatula (tasso stimato di mutazione: 1/kbp/400 piante) che include circa 2000 piante M2 e relativo DNA totale.