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Aree di intervento. Il C.R.P.V. opera nell’ambito della filiera produttiva agroalimentare, con particolare riferimento ai settori orticolo, frutticolo, viticolo, colture estensive, cereali, florovivaistico e sementiero.
Attività principale. La società ha lo scopo di fornire risposte adeguate alle richieste della produzione; di offrire ai produttori e ai tecnici agricoli, tramite appositi progetti di divulgazione, i risultati tecnici e scientifici della ricerca espressa attraverso programmi annuali e pluriennali e di coinvolgere organismi associativi, cooperativi, consortili, aziende ed altri Enti che abbiano fra gli scopi istituzionali la programmazione e valorizzazione dei comparti di produzione vegetale.
Quindi, il C.R.P.V. provvede a:
1. predisporre programmi di ricerca, di sperimentazione e di divulgazione per il miglioramento e potenziamento della produzione, della conservazione e trasformazione, tenuto conto delle reali richieste ed esigenze dei produttori ed in armonia con gli indirizzi programmatici pubblici;
2. predisporre e aggiornare i disciplinari di produzione integrata – pre-raccolta e post-raccolta - ( L.R.29/92) per le colture di propria competenza;
3. creare le premesse per l’aggiornamento dei tecnici operanti sul territorio regionale;
4. costituire una raccolta di pubblicazioni e materiale audiovisivo riguardante i più importanti processi tecnico-produttivi per una più rapida e tempestiva divulgazione delle innovazioni tecnologiche fra i produttori;
5. contribuire alla valorizzazione economica e qualitativa delle produzioni orticole, patata, frutticole, viticole, cereali, colture estensive, florovivaistiche e sementiere anche promuovendo iniziative per la produzione di materiale di moltiplicazione qualificato dal punto di vista genetico e sanitario;
6. promuovere ricerche igienico-sanitarie su prodotti destinati a mercati interni ed esteri;
7. coordinare le attività inerenti il controllo dell’impiego dei fitofarmaci in agricoltura, in rapporto con la Regione Emilia Romagna e l’Istituto Sperimentale per la Patologia Vegetale di Roma;
8. gestire brevetti o similari in accordo con i costitutori e l’organismo o gli organismi finanziatori per la protezione delle innovazioni scaturite dai programmi di ricerca al fine di conseguire, attraverso le “royalties” l’autofinanziamento delle ricerche;
9. gestire per conto della Regione Emilia-Romagna le verifiche sul “Servizio di Controllo e taratura delle macchine irroratrici”.
Esperienze. Il CRPV oltre al ruolo di organizzazione della domanda di ricerca, di predisposizione e coordinamento dei progetti, ha svolto anche direttamente attività nell’ambito di progetti di ricerca promossi a livello europeo, nazionale e regionale.
Si segnala in particolare:
- Partecipazione al progetto comunitario “Land and water use development of conservation measures in vineyards for runoff, erosion and fertility control”; - Partecipazione al progetto comunitario “Automation of sorting for nursery stock ( Programma SPRINT );
- Partecipazione al progetto comunitario “Diffusione dei sistemi innovativi di allevamento dei fruttiferi a bassa richiesta di manodopera”;
- Partecipazione al progetto comunitario “VEGINECO – Integrated and ecological vegetable production, development of sustainable farming system focusing on high quality production and minimum environmental impact”;
- Partecipazione a Network di ricerca dell’U.E. sui Sistemi Colturali Integrati per le colture arative ( IAFS / Azione concertata AIR );
- Progetto integrato di ricerca e sviluppo ( PIRS ) “Viticoltura di collina”;
- Programma regionale “Rilancio della peschicoltura emiliano-romagnola”; - Attività di monitoraggio fitosanitario Sharka e Colpo di fuoco batterico.
- Partecipazione a progetto MI.PA “Liste di orientamento varietale dei fruttiferi”;
- Partecipazione a progetto MI.PA “Aggiornamento e qualificazione della piattaforma ampelografica viticola nazionale”;
- Partecipazione a progetto MI.PA “Miglioramento genetico fragola”;
- Partecipazione a progetto MI.PA “SIC – Sperimentazione Interregionale Cereali”;
- Partecipazione a progetto POM – Misura 2 “ Qualificazione delle pesche in funzione della globalizzazione dei mercati”.