Con il biologico la Plv ci guadagna, di Emanuele Fontana

Con poco meno di 2,2 milioni di ettari, pari al 17,4% della Sau totale, l’Italia è il terzo Paese europeo come estensione di superficie agricola condotta in regime biologico. Seguono la Francia e la Spagna a distanza ravvicinata. Gli operatori sono 86.000. Quindi possiamo affermare che si tratta di uno dei Paesi maggiormente attivi in relazione a questa forma di conduzione sostenibile, in tutti i sensi.

Mid-term Meeting del Progetto “BIO4FOOD - High quality and nutrient rich food through crop waste-derived biostimulant and biopesticide”

I ricercatori del CREA Agricoltura e Ambiente fanno il punto sul progetto BIO4FOOD: risultati intermedi delle prove sperimentali di produzione e uso di compost on-farm e applicazione di estratti vegetali per una produzione agricola biologica sostenibile.

Carbon Sequestration: i vantaggi in agricoltura, di Giuseppe Maio*

Con “carbon sequestration” si intende la cattura e lo stoccaggio a lungo termine dell'anidride carbonica nelle piante, e soprattutto nel suolo. Il sequestro del carbonio avviene sia naturalmente che come risultato di attività antropiche e si riferisce tipicamente allo stoccaggio del carbonio organico che ha il potenziale immediato di diventare anidride carbonica, uno dei GHG responsabile del climate change.

Riconoscere i benefici dell’agricoltura biologica, di Maria Ladinig e Bram Moeskops

Un articolo scritto da due esperti di IFOAM Organics Europe analizza gli innumerevoli, ma spesso trascurati, benefici che l’agricoltura biologica offre all’ ambiente e alla società. Vengono messi in primo piano il ruolo della scienza, dei consumatori, della ricerca e dell’innovazione.

L’articolo si può scaricare a questo LINK

Fonte: AIAB

Una review scientifica sull’agricoltura biodinamica, di Carlotta Iarrapino

L’autrice dell’articolo, forte del crescente numero di agricoltori che sempre più, a livello mondiale, praticano l’agricoltura biodinamica, intervista il professor Gaio Cesare Pacini, professore di Agronomia e coltivazioni erbacee all’Università di Firenze, responsabile dell'esperimento di lungo termine in agricoltura biologica più duraturo di tutta l'area del Mediterraneo.

Attori di un bio-distretto si mettono “in gioco” per un sistema agro-alimentare più verde

Possono laboratori esperienziali basati sul gioco contribuire alla motivazione di produttori e consumatori verso scelte più sostenibili? Questi laboratori permettono di acquisire informazioni per identificare barriere e motivazioni verso queste scelte? Le informazioni raccolte possono complementare quelle ottenute attraverso i tradizionali focus group?

A queste domande sta provando a rispondere un gruppo di ricercatrici del CREA Alimenti e Nutrizione, attraverso un progetto di ricerca finanziato dall’European Sensory Network (ESN).