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<div style="text-align: justify;">Un rinnovato Comitato
per l’Agricoltura Biologica, snellito nel numero dei partecipanti (scelti tra gli aventi realmente
diritto) per una maggiore operatività, si è riunito ieri a Roma sotto la presidenza del
Capo Dipartimento delle Politiche di Sviluppo, <span style="font-style: italic;">Giuseppe Ambrosio</span>; presenti il Direttore Generale per
la Qualità dei Prodotti Agroalimentari, <span style="font-style: italic;">Laura La Torre</span>, ed i rappresentanti delle associazioni di
produttori, del controllo e certificazione, dei trasformatori e delle Regioni.<br><br>All’ordine del giorno
la bozza del nuovo <span style="font-style: italic;">Programma d’Azione Nazionale</span> (<span style="font-weight: bold;">PAN</span>) 2007 per il settore e una discussione sul D DL
- attualmente all’esame della Commissione Agricoltura della Camera- riguardante le “<span style="font-style: italic;">Disposizioni per lo
sviluppo e la competitività della produzione agricola ed agroalimentare con metodo biologico</span>”.<br><br>In
riferimento al nuovo Piano d’Azione, commenti puntuali sono giunti in particolare da <span style="font-style: italic;">Federbio</span>, che
rappresenta la maggior parte degli “attori” del bio italiano, inclusi gli organismi di controllo, e
da <span style="font-style: italic;">Aiab</span>. <br>Il presidente di Federbio, Paolo Carnemolla, ha sostenuto la necessità nel nuovo Piano di
focalizzare meglio alcuni interventi, partendo in primo luogo da una gestione migliore nella
produzione dei dati utili al settore da parte di <span style="font-style: italic;">Mipaaf</span> e Regioni, mettendo a sistema le attività di
verifica degli operatori, il monitoraggio delle non conformità rilevate dagli Organismi di Controllo,
i dati relativi alleanalisi, introducendo il registro dei fertilizzanti ammessi e sviluppando il
tema, finora negletto, del materiale genetico a disposizione della filiera sementiera del settore.<br><br>Rammentata l’importanza di continuare a mantenere e possibilmente rafforzare il sostegno alle
associazioni, Carnemolla ha evidenziato un altro fattore essenziale indispensabile per il supporto al
bio italiano, un migliore sviluppo della comunicazione ai consumatori attraverso azioni
di informazione di carattere istituzionale. <br>Sottolineata infine lanecessità di rafforzare il capitolo
dedicato ai fondi per la ricerca nel settore, questione vitale per promuovere un suo ulteriore
sviluppo.<br><br>Mentre il Direttore <span style="font-style: italic;">Ambrosio</span> ha ricordato i bandi già scaduti o in corso di attuazione per
il settore (in particolare quello che sta per essere lanciato sulla internazionalizzazione delle
imprese), il presidente di Aiab <span style="font-style: italic;">Andrea Ferrante</span> si è voluto complimentare non solo per la costituzione
del nuovo Comitato, ma anche per l’insieme delle nuove azioni rivolte al settore portate avanti
grazie all’impegno del Ministro e del Ministero. <br><br>Si è associato a Federbio nel ricordare che l’impegno
maggiore nel PAN deve essere senz’altro posto sull’informazione e la comunicazione, non solo
istituzionale, cercando di trovare forme innovative e potenziando gli strumenti per arrivare a fondo
sul territorio, e facendo sì che possano essere raggiunti non solo i singoli consumatori ma anche le
scuole, dove si formano i consumatori di domani.<br><br>I rappresentanti di Regione Veneto e Regione
Emilia-Romagna si sono soffermati il primo sulla disponibilità delle risorse, che devono essere
confermate anche per il <span style="font-style: italic;">PAN 2007</span>, il secondo sulla questione della raccolta ed elaborazione dei dati,
e sulla necessità di una modulistica omogenea per avere una banca dati affidabile.<br><br>Al termine della
discussione sul PAN il Direttore Ambrosio ha comunque invitato i membri del comitato a fare pervenire
al Ministero tutte le loro osservazioni entro la fine di settembre, così da poterle valutare con
attenzione e tenerne conto.<br>Per quanto riguarda il Disegno di Legge sul biologico, il fatto che
la relativa bozza, come ha sottolineato anche il Direttore <span style="font-style: italic;">La Torre</span>, sia giunta in realtà appena prima
del Comitato, non ha agevolato i commenti al complesso articolato, tanto che anche qui il Comitato ha
deciso di inviare note scritte al Ministero in tempi brevi, utilizzando le stesse anche per le
audizioni previste in sede di Commissione Agricoltura della Camera. <br><br>Nei commenti di <span style="font-style: italic;">Federbio, Aiab,
Coldiretti</span> e di alcune Regioni (Piemonte ed Emilia-Romagna in particolare) sono stati
comunque evidenziati alcuni importanti punti da rivedere, in particolare riferiti al sistema di
controllo ed alle sanzioni (definite troppo severe ed inapplicabili), ed alla necessità di una
reale semplificazione dell’iter certificatorio per le piccole aziende, quelle che incontrano maggiori
difficoltà a sopportare i costi del settore. <br><br>E’stata ricordata la necessità di una vera
armonizzazione e condivisionetra associazioni, Regioni e Ministero per far sì che la legge funzionia
dovere, concordando il testo definitivo per evitare future sorprese.<br>Le Regioni hanno indetto una
riunione tra loro per il 26 settembre,dove verranno discusse ed approvate le richieste di modifica
del testodel DDL.<br><br></div><i>Fonte di informazione:</i> SINAB