Coordinatore
Istituto di ricerca
Ente finanziatore
Mipaaf/Commissione europea
Data inizio
01/04/2018
Data fine
31/03/2021

Obiettivi generali

Lo scopo del progetto FreeBirds è quello di generare più informazioni sulla relazione tra l'uso dei parchetti esterni (free range) da parte delle galline e dei polli da carne, la salute, le performance e il benessere, nonché sulle conseguenze per il carico di nutrienti del suolo. Inoltre, il progetto mira a sviluppare strumenti intelligenti e strategie di gestione per il miglioramento del sistema di allevamento free range nella produzione di avicoli con metodo biologico. Il progetto comprenderà studi sui sistemi di allevamento free range in galline ovaiole e polli da carne. I risultati del progetto potranno essere utilizzati per sensibilizzare gli allevatori sulla relazione tra gestione e salute, benessere e ambiente e migliorare le prestazioni e la produzione nelle galline ovaiole e nei polli da carne. Nel lungo periodo i risultati del progetto contribuiranno a una produzione di avicoli con metodo biologico più sostenibile, nonché a un maggior gradimento da parte dei consumatori e al miglioramento della commercializzazione dei prodotti biologici; le conoscenze acquisite consentiranno agli allevatori di ottimizzare l'uso del free range, in accordo con i principi dell'agricoltura biologica.

Le ipotesi principali circa l'uso intensivo del free range sono:

-               un'influenza positiva sulla condizione della livrea, sulla salute delle zampe e sulle lesioni allo sterno. Inoltre, la realizzazione di free range ben strutturati (incluso il design e la posizione di rifugi e vegetazione) ne incrementeranno l'utilizzo;

-              aumento del contatto con i parassiti e, contestualmente, la diminuzione delle infezioni da vermi quando lo spazio esterno viene usato più frequentemente e con una distribuzione più omogenea. Inoltre, è prevista un'influenza positiva dell'uso del free range sulla salute dell'intestino;

-             il miglioramento dell'utilizzo del free range e conseguentemente una più omogenea distribuzione del carico di nutrienti del suolo nell'area di intervento, grazie a una gestione accurata (strutturazione di aree libere, ripari);

-              l'uso di diverse razze avicole e la selezione di una razza più idonea potrebbero essere fattori di miglioramento del benessere e della produttività degli animali.

 

Breve descrizione del progetto

I Dipartimenti di Scienze e Politiche Ambientali e di Medicina Veterinaria svolgono ricerche di base e applicate nell'ambito della patologia, fisiologia, produzione animale, etologia applicata e benessere, nonché su diverse tematiche ambientali. All'interno dei dipartimenti, le priorità di ricerca riguardano la qualità dell'allevamento e la gestione degli animali al fine di migliorare le condizioni di benessere, la qualità dei prodotti di origine animale e l'impatto ambientale.

L'accesso ai parchetti esterni (free range) ha lo scopo di migliorare il benessere degli avicoli offrendo loro ampie possibilità di esprimere il loro comportamento specifico. Ciò può comportare una minore incidenza di comportamenti anomali come plumofagia e cannibalismo, se l'area esterna viene utilizzata spesso (Bestman e Wagenaar, 2003). Inoltre, livelli elevati di utilizzo del free range sono stati associati ad una ridotta incidenza di fratture allo sterno in galline ovaiole (Richards et al., 2012). Si prevedono effetti positivi sulla salute dei cuscinetti plantari e delle zampe nelle ovaiole e nei polli da carne, ma non sono ancora state dimostrate chiare correlazioni. Ciò è dovuto principalmente al fatto che, ad oggi, non è stato possibile localizzare gli animali individualmente. Le nuove tecnologie per tracciare il movimento ora consentono di farlo, rendendo possibile correlare l'uso del free range al comportamento e al benessere degli avicoli a livello individuale. L'accesso al free range può avere, anche, effetti negativi: può aumentare il rischio di malattie causate dalla fauna selvatica, infezioni parassitarie, predazione e contatto con contaminanti del suolo (Newberry, 2017). Le deiezioni rilasciate nel free range potrebbero avere un effetto negativo sull'ambiente, specialmente in situazioni in cui la maggior parte degli animali si ferma in prossimità dei capannoni. In tal caso, il carico di nutrienti vicino ad essi supera i livelli massimi accettabili (Aarnink et al., 2006).

Diversi studi indicano che elementi strutturali nei parchetti esterni, come i rifugi artificiali e la fitta vegetazione, compresi cespugli e alberi in prossimità dei capannoni, aumentano il numero di polli osservati all'esterno e migliorano la loro distribuzione nell'area (Zeltner et al., 2008).

 

Risultati attesi (descrizione, divulgabilità, applicazioni)

I risultati attesi dal progetto mirano a migliorare la gestione pratica del free range generando importanti conoscenze sui fattori che contribuiscono a migliorare la salute, il benessere e le prestazioni degli avicoli allevati con metodo biologico. Inoltre, il progetto fornirà importanti conoscenze sugli effetti dell'intensità di utilizzo del free range, sul carico di parassiti e dei nutrienti del suolo. Ciò aiuterà gli allevatori a sviluppare pratiche di allevamento più efficaci e ottenere quindi risultati migliori.

L'impatto previsto del WP2 è generare nuove conoscenze sull'uso del free range da parte di ogni singolo individuo e i relativi effetti sul comportamento e sul benessere. L'impianto sperimentale del progetto consentirà di monitorare l'uso del free range da parte delle singole galline ovaiole e di correlare tali informazioni al comportamento e al benessere, ma anche alle condizioni di allevamento e alle condizioni ambientali. Inoltre, consentirà di valutare l'impatto che le galline ovaiole hanno sul free range. Questo lavoro fornirà conoscenze utili per la pratica commerciale su 1) design ottimale del free range e 2) effetti dell'utilizzo del free range su comportamento e benessere. Se si riscontreranno effetti positivi dell'uso frequente del  free range sulla condizione della livrea e sulle fratture allo sterno, questo potrà costituire un incentivo per gli allevatori ad investire nel rendere il free range più attrattivo e quindi a migliorare i risultati economici (riduzione della mortalità), ma anche il benessere delle galline.

Per il WP3, riguardo alle galline ovaiole, si prevedono differenze tra il carico di oocisti di parassiti nel suolo che possono essere correlati alla distanza dai capannoni, all'intensità di utilizzo del free range da parte degli animali, al tipo di copertura (vegetazione, lettiera, ecc.) e coltivazione del terreno.

Si prevedono, inoltre, differenze tra il numero di oocisti di parassiti nei campioni di feci da individui "esterni" ed "interni" (identificati utilizzando il sistema di tracciamento WP2). Il progetto sarà in grado di fornire suggerimenti per far si che il free range diventi parte della "soluzione" dei problemi di endoparassitosi. Questo risultato si otterrà creando maggiore consapevolezza tra gli allevatori sul ruolo potenziale del free range (rischi vs punti di forza) e su come prevenire e gestire i problemi di parassitosi progettando e gestendo il  free range in un modo corretto. Per quanto riguarda i polli da carne, i risultati attesi riguarderanno le differenze tra la salute intestinale e i parametri digestivi che possono essere correlati all'uso del free range e all'ingestione. Inoltre, si prevedono di trovare differenze tra le due razze allevate.

All'interno del WP4 saranno sviluppati metodi per ridurre il carico di nutrienti, che consentirà agli allevatori di rispettare la legislazione. Inoltre, le attività del WP4 dovrebbero consentire la formulazione di strategie per ottimizzare l'uso del free range e consentire una migliore distribuzione delle deiezioni al suo interno. Una parte sostanziale della raccolta dati sarà effettuata nelle aziende agricole commerciali, questo renderà i dati raccolti applicabili in una situazione di azienda biologica. Il confronto tra differenti genotipi effettuato nel WP5 sugli aspetti legati a benessere, comportamento, salute, stati emozionali e produzione, potrà essere usato direttamente dai produttori per scegliere la razza più adatta disponibile. Le conoscenze a livello individuale sul legame tra i diversi indicatori di benessere (ad esempio, salute e uso del free range) sono preziose informazioni utilizzabili nei programmi di selezione per ottenere ceppi più adatti all'agricoltura biologica. L'applicazione dei risultati del WP5 potrà quindi migliorare sia il benessere degli avicoli che i risultati economici degli allevatori.

 

Trasferibilità e potenziali fruitori dei risultati

Manualistica, schede e linee guida tecnico-divulgative

Le informazioni saranno utilizzate per creare brochure e altro materiale per gli allevatori biologici, per sensibilizzare loro e i loro consulenti sul ruolo del genotipo nell'uso del free range e sugli effetti di questo sulla salute dell'intestino e sull'efficienza digestiva.

Sarà responsabilità di ciascun partner tradurre nella propria lingua il materiale prodotto al fine di garantire la massima diffusione dei risultati in ambito nazionale.

Incontri e seminari, azioni dimostrative di "campo" con operatori e associazioni, test e strumenti formativi.

In occasione del primo workshop (mese 1) sarà organizzato un incontro con i principali stakeholder con lo scopo di presentare il progetto e ricevere feedback che influenzeranno le fasi successive del progetto.

Nell'ultimo workshop (mese 34, in NL/BE) si organizzerà un seminario aperto (in inglese) per gli stakeholder, con lo scopo di presentare i risultati preliminari e ricevere feedback.

L'impatto dei risultati sarà garantito attraverso le seguenti attività di divulgazione: verifica dell'impianto sperimentale con i rappresentanti del settore avicolo biologico (gruppo di lavoro olandese sull'avicoltura biologica), discussione dei risultati con gli allevatori e i loro consulenti, stesura di articoli per riviste divulgative, stesura di articoli scientifici e / o contributi a convegni per il mondo scientifico e informazione dei consumatori attraverso i media. Verrà mantenuto uno stretto legame con con il mondo operativo, coinvolgendo nel progetto Eva Topelberg, consulente per il benessere del Van Beek Group (un'importante centro di confezionamento delle uova) nei Paesi Bassi, e Hardy Eskildsen, proprietario e amministratore delegato della società. TopJEg (incubatoi e allevamenti, incentrato principalmente sulla produzione biologica) in Danimarca.