Aspetti tecnici a confronto negli allevamenti bovini biologici e convenzionali

“Aspetti tecnici a confronto negli allevamenti bovini biologici e convenzionali”, nell’ambito del Progetto: “La Zootecnia Biologica in Italia. Tipologie di imprese, trasformazioni necessarie e possibili, incentivi pubblici e di mercato, domanda di ricerca

<br /><meta http-equiv="Content-Type" content="text/html; charset=utf-8"></meta><meta name="ProgId" content="Word.Document"></meta><meta name="Generator" content="Microsoft Word 11"></meta><meta name="Originator" content="Microsoft Word 11"></meta><link rel="File-List" href="file:///C:%5CDOCUME%7E1%5CBOTARE%7E1%5CIMPOST%7E1%5CTemp%5Cmsohtml1%5C01%5Cclip_filelist.xml"></link>
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<p style="margin-right: 1cm; font-family: Verdana,Arial,Helvetica; text-align: justify;" class="MsoNormal"><span style="font-size: x-small;"><span style="font-size: 10pt;">Analizzare le
caratteristiche degli allevamenti bovini biologici ed in conversione<o:p></o:p></span></span></p>
<div style="text-align: justify;"> 
</div>
<p style="margin-right: 1cm; font-family: Verdana,Arial,Helvetica; text-align: justify;" class="MsoNormal"><span style="font-size: x-small;"><span style="font-size: 10pt;">Individuare le tipologie di
allevamento più idonee alla conversione al metodo biologico<o:p></o:p></span></span></p>
<div style="text-align: justify;"> 
</div>
<p style="margin-right: 1cm; font-family: Verdana,Arial,Helvetica; text-align: justify;" class="MsoNormal"><span style="font-size: x-small;"><span style="font-size: 10pt;">Analizzare i punti critici
nell’applicazione della legislazione vigente nelle aziende meno idonee
all’adozione di tale metodo<o:p></o:p></span></span></p>
<div style="text-align: justify;"> 
</div>
<p style="margin-right: 1cm; font-family: Verdana,Arial,Helvetica; text-align: justify;" class="MsoNormal"><span style="font-size: x-small;"><span style="font-size: 10pt;">Fornire indicazioni ai
ricercatori sugli aspetti meritevoli di approfondimento<o:p></o:p></span></span></p>
<div style="text-align: justify;"> 
</div>
<p style="margin-right: 1cm; text-align: justify;" class="MsoNormal"><span narrow";"="" arial="" style="font-size: 10pt;"><span style="font-size: x-small;"><span style="font-family: Verdana,Arial,Helvetica;">Fornire elementi di
riflessione al legislatore della materia</span></span><o:p></o:p></span></p> <br /><meta http-equiv="Content-Type" content="text/html; charset=utf-8"></meta><meta name="ProgId" content="Word.Document"></meta><meta name="Generator" content="Microsoft Word 11"></meta><meta name="Originator" content="Microsoft Word 11"></meta><link rel="File-List" href="file:///C:%5CDOCUME%7E1%5CBOTARE%7E1%5CIMPOST%7E1%5CTemp%5Cmsohtml1%5C01%5Cclip_filelist.xml"></link><o:smarttagtype namespaceuri="urn:schemas-microsoft-com:office:smarttags" name="PersonName"></o:smarttagtype>
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<p style="text-align: justify;" class="MsoBodyText3"><span normal;"="" font-style:="" narrow";="" arial="" style="font-size: 10pt;"><span style="font-size: x-small;"><span style="font-family: Verdana,Arial,Helvetica;">I
risultati emersi dallo studio effettuato nelle diverse regioni italiane
indicano che, nell’ambito di una stessa tipologia produttiva-territoriale, gli
aspetti che distinguono le aziende biologiche da quelle convenzionali sono
soprattutto quelli al momento resi obbligatori dalla legislazione. Tra questi
vi è l’alimentazione, che comprende sia gli alimenti utilizzati, la cui scelta,
nella maggior parte dei casi, si ripercuote sulla gestione agronomica sia le
caratteristiche della dieta. Nelle aziende biologiche non sono, invece, state
rilevate trasformazioni radicali riguardanti le strutture destinate al ricovero
dei capi allevati e l’accesso al pascolo, grazie anche alla possibilità di
derogare temporaneamente a numerosi vincoli. Viceversa sono senz’altro
ragguardevoli le diversità che per taluni aspetti esistono tra aziende, sia
biologiche che convenzionali, localizzate nelle diverse aree della penisola,
pur appartenendo, in qualche caso, alle stesse tipologie
produttive-territoriali. La conversione al metodo biologico non sembra aver
indotto macroscopiche trasformazioni nei sistemi di gestione delle aziende
zootecniche, poiché in pochi casi, nell’ambito della stessa tipologia
produttiva-territoriale, possono essere evidenziate differenze sostanziali nei
metodi di allevamento. Le ampie deroghe ancora in vigore consentono infatti
anche ad aziende poco vocate di rientrare nei vincoli normativi. In qualche
caso la decisione di intraprendere il metodo biologico ha modificato la
gestione in modo non sempre adeguato ai fabbisogni degli animali, con
ripercussioni negative sull’efficienza tecnica aziendale. Soltanto
relativamente ad alcuni aspetti si può affermare che la conversione agisca
selezionando quelle tipologie che già presentano alcuni elementi di
vocazionalità per il biologico, come la superficie aziendale destinata a
foraggere pascolabili mediamente più ampia, l’allevamento più frequente di
razze da latte meno diffuse, come </span><st1:personname productid="la Bruna" w:st="on" style="font-family: Verdana,Arial,Helvetica;">la
Bruna</st1:personname><span style="font-family: Verdana,Arial,Helvetica;"> o </span><st1:personname productid="la Pezzata Rossa" w:st="on" style="font-family: Verdana,Arial,Helvetica;">la
Pezzata Rossa</st1:personname><span style="font-family: Verdana,Arial,Helvetica;">; elementi, questi, che nei casi esaminati,
sembrano preesistenti alla conversione. E’ indubbio inoltre che vi siano in
Italia alcune regioni e distretti in cui, per la particolare caratterizzazione
territoriale, per la disponibilità di risorse ambientali e per gli aspetti
tecnici dell’allevamento e delle pratiche colturali ad esso connesse,
l’allevamento biologico dei bovini risulti più agevole che in altre realtà. Gli
aspetti che rappresentano i maggiori ostacoli trasversali a tutte le tipologie
sono quelli inerenti le strutture e relativi al pascolamento, soprattutto in
funzione delle scadenze delle deroghe che li riguardano. Le tipologie
produttivo territoriali che rispetto alle strutture risultano incontrare le
maggiori difficoltà di adeguamento sono le aziende di piccole dimensioni e le
aziende con sistemi intensivi di allevamento, sia da carne che da latte. Il
pascolamento costituisce un problema soprattutto nelle aziende da latte di
pianura e per la fase di ingrasso dei vitelloni. L’autoapprovvigionamento non
costituisce un limite per la gran parte delle aziende; le eccezioni riguardano
singole aziende e non particolari tipologie.I vincoli alimentari hanno indotto
in quasi tutti i casi a modificare la scelta degli alimenti, il razionamento
soprattutto per le categorie in produzione nonchè la gestione agronomica.</span></span><o:p></o:p></span></p> <br /><meta content="text/html; charset=utf-8" http-equiv="Content-Type"></meta><meta content="Word.Document" name="ProgId"></meta><meta content="Microsoft Word 11" name="Generator"></meta><meta content="Microsoft Word 11" name="Originator"></meta><link rel="File-List" href="file:///C:%5CDOCUME%7E1%5CBOTARE%7E1%5CIMPOST%7E1%5CTemp%5Cmsohtml1%5C01%5Cclip_filelist.xml"></link>
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<p style="margin-right: 1cm; font-family: Verdana,Arial,Helvetica; text-align: justify;" class="MsoNormal"><u><span style="font-size: x-small;"><span style="font-size: 10pt;">Pubblicazioni:</span></span></u></p>
<p style="margin-right: 1cm; font-family: Verdana,Arial,Helvetica; text-align: justify;" class="MsoNormal"><span style="font-size: x-small;"><span style="font-size: 10pt;"><br /></span></span></p>
<p style="margin-right: 1cm; font-family: Verdana,Arial,Helvetica; text-align: justify;" class="MsoNormal"><span style="font-size: x-small;"><span style="font-size: 10pt;">Tripaldi C., Scossa A.,
Gaddini A. (2004). Aspetti tecnici a confronto negli allevamenti bovini
biologici e convenzionali. Convegno su “La zootecnia biologica in Italia:
situazioni attuali e prospettive”, SANA, Bologna, 10 settembre.<o:p></o:p></span></span></p>
<div style="text-align: justify;"> 
</div>
<p style="margin-right: 1cm; font-family: Verdana,Arial,Helvetica; text-align: justify;" class="MsoNormal"><span style="font-size: x-small;"><span style="font-size: 10pt;">Scossa A., Tripaldi C.
(2005). Allevamenti strettamente dipendenti dalle deroghe. A.Z.Bio, 5, (3),
16-21.<o:p></o:p></span></span></p>
<div style="text-align: justify;"> 
</div>
<p style="margin-right: 1cm; font-family: Verdana,Arial,Helvetica; text-align: justify;" class="MsoNormal"><span style="font-size: x-small;"><span style="font-size: 10pt;">Scossa A., Tripaldi C.
(2005). Aspetti tecnici a confronto negli allevamenti bovini biologici e
convenzionali. In “La zootecnia biologica bovina e suina in Italia. Tecniche e
mercato” a cura di A. Povellato, Edizioni Scientifiche Italiane, 93-129.<o:p></o:p></span></span></p>
<div style="text-align: justify;"> 
</div>
<p style="margin-right: 1cm; font-family: Verdana,Arial,Helvetica; text-align: justify;" class="MsoNormal"><span style="font-size: x-small;"><span style="font-size: 10pt;">Saltalamacchia F., Vincenti
F., Tripaldi C., Della Casa G., Menghi A. (2005). Analisi dei processi
zootecnici. In “La zootecnia biologica bovina e suina in Italia. Tecniche e
mercato” a cura di A. Povellato, Edizioni Scientifiche Italiane, 241-259.<o:p></o:p></span></span></p>
<div style="text-align: justify;"> 
</div>
<p style="margin-right: 1cm; font-family: Verdana,Arial,Helvetica; text-align: justify;" class="MsoNormal"><span style="font-size: x-small;"><span style="font-size: 10pt;">Scossa A., Tripaldi C.,
Gaddini A., Napolitano F., De Rosa G. (2006). Più benessere per i bovini
allevati in biologico. Informatore Agrario, (21) 46-49.<o:p></o:p></span></span></p>
<div style="text-align: justify;"> 
</div>
<p style="margin-right: 1cm; font-family: Verdana,Arial,Helvetica; text-align: justify;" class="MsoNormal"><span style="font-size: x-small;"><span style="font-size: 10pt;">Saltalamacchia F., Vincenti
F., Tripaldi C., Della Casa G. (2004). L’allevamento del suino con metodo di
produzione biologico: razze, alimentazione, aspetti sanitari e tipologie di
stabulazione. Suinicoltura, 11, 75-87.<o:p></o:p></span></span></p>
<div style="text-align: justify;"> <span style="font-size: x-small;"><span style="font-size: 10pt; font-family: Verdana,Arial,Helvetica;">Saltalamacchia F.,
Vincenti F., Tripaldi C., Della Casa G., Menghi A. (2005). Analisi dei processi
zootecnici. In “La zootecnia biologica bovina e suina in Italia. Tecniche e
mercato” a cura di A. Povellato, Edizioni Scientifiche Italiane, 241-259.</span></span>
</div><br />

Pubblicazioni

<p class="MsoNormal" style="margin-right: 1cm; font-family: Verdana,Arial,Helvetica; text-align: justify;"><font size="2"><span style="font-size: 10pt;">Tripaldi C., Scossa A.,
Gaddini A. (2004). Aspetti tecnici a confronto negli allevamenti bovini
biologici e convenzionali. Convegno su “La zootecnia biologica in Italia:
situazioni attuali e prospettive”, SANA, Bologna, 10 settembre.<o:p></o:p></span></font></p><div style="text-align: justify;">

</div><p class="MsoNormal" style="margin-right: 1cm; font-family: Verdana,Arial,Helvetica; text-align: justify;"><font size="2"><span style="font-size: 10pt;">Scossa A., Tripaldi C.
(2005). Allevamenti strettamente dipendenti dalle deroghe. A.Z.Bio, 5, (3),
16-21.<o:p></o:p></span></font></p><div style="text-align: justify;">

</div><p class="MsoNormal" style="margin-right: 1cm; font-family: Verdana,Arial,Helvetica; text-align: justify;"><font size="2"><span style="font-size: 10pt;">Scossa A., Tripaldi C.
(2005). Aspetti tecnici a confronto negli allevamenti bovini biologici e
convenzionali. In “La zootecnia biologica bovina e suina in Italia. Tecniche e
mercato” a cura di A. Povellato, Edizioni Scientifiche Italiane, 93-129.<o:p></o:p></span></font></p><div style="text-align: justify;">

</div><p class="MsoNormal" style="margin-right: 1cm; font-family: Verdana,Arial,Helvetica; text-align: justify;"><font size="2"><span style="font-size: 10pt;">Saltalamacchia F., Vincenti
F., Tripaldi C., Della Casa G., Menghi A. (2005). Analisi dei processi
zootecnici. In “La zootecnia biologica bovina e suina in Italia. Tecniche e
mercato” a cura di A. Povellato, Edizioni Scientifiche Italiane, 241-259.<o:p></o:p></span></font></p><div style="text-align: justify;">

</div><p class="MsoNormal" style="margin-right: 1cm; font-family: Verdana,Arial,Helvetica; text-align: justify;"><font size="2"><span style="font-size: 10pt;">Scossa A., Tripaldi C.,
Gaddini A., Napolitano F., De Rosa G. (2006). Più benessere per i bovini
allevati in biologico. Informatore Agrario, (21) 46-49.<o:p></o:p></span></font></p><div style="text-align: justify;">

</div><p class="MsoNormal" style="margin-right: 1cm; font-family: Verdana,Arial,Helvetica; text-align: justify;"><font size="2"><span style="font-size: 10pt;">Saltalamacchia F., Vincenti
F., Tripaldi C., Della Casa G. (2004). L’allevamento del suino con metodo di
produzione biologico: razze, alimentazione, aspetti sanitari e tipologie di
stabulazione. Suinicoltura, 11, 75-87.<o:p></o:p></span></font></p><div style="text-align: justify;">

<font size="2"><span style="font-size: 10pt; font-family: Verdana,Arial,Helvetica;">Saltalamacchia F.,
Vincenti F., Tripaldi C., Della Casa G., Menghi A. (2005). Analisi dei processi
zootecnici. In “La zootecnia biologica bovina e suina in Italia. Tecniche e
mercato” a cura di A. Povellato, Edizioni Scientifiche Italiane, 241-259.</span></font></div>

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