Coordinatore
Partecipanti al progetto
Ente finanziatore
Regione Emilia-Romagna
Data inizio
01/01/2005
Data fine
31/12/2006

Le finalità dello studio consistono nella definizione di una metodologia capace di valutare il grado di sostenibilità di aziende agricole in maniera “integrata” (considerando cioè i tre campi della sostenibilità e le relazioni del sistema interne ed esterne) e contribuire al necessario processo di miglioramento di gestione degli agroecosistemi sostenibili, al fine di permettere alle aziende di progredire verso sistemi sempre più stabili e con livelli di sostenibilità maggiore. <br />Lo strumento metodologico, che fa riferimento alla metodologia MESMIS (Marco para la Evaluacion de Sistemasde recursos Naturales incorporando Indicadores de Sustentabilidad, Masera etAl., 2000), è innovativo per la valutazione della sostenibilità, sviluppata e realizzata su un campione di aziende agricole ortofrutticole biologiche su territorio della Regione Emilia Romagna, mediante l’intervento di un gruppo di lavoro interdisciplinare. <br />Più nel dettaglio, gli obiettivi specifici del progetto possono essere così schematizzati:<br />1. Definizione di parametri, indicatori, e livelli capaci di esprimere un giudizio dettagliato sulla sostenibilità degli agroecosistemi biologici certificati, con particolare riferimento alla situazione regionale; <br />2. Individuazione dei punti critici per la transizione della produzione verso sistemi più sostenibili nelle aree economica, ambientale e sociale; <br />3. Analisi dell’evoluzione dei parametri collegati ai diversi aspetti della produzione agricola sostenibile nello specifico contesto regionale;<br />4. Messa a punto per il contesto regionale di una metodologia innovativa per la valutazione e la quantificazione della sostenibilità di aziende agricole biologiche, ai fini di caratterizzare e valorizzare la produzione ortofrutticola biologica dal punto di vista socio-economcio-ambientale e di incrementare il livello qualitativo del sistema biologico ortofrutticolo regionale;<br />5. Sensibilizzazione e motivazione degli agricoltori nei confronti di un nuovo metodo di gestione del sistema, che permette il miglioramento continuo della sostenibilità, della qualità dell'azienda e delle produzioni e quindi il recupero di margini di profitto;<br />6. Definizione di una procedura che rende visibile l’adozione di sistemi di produzione ortofrutticola sostenibile dal punto di vista ambientale, economico e sociale al consumatore finale.<br /><br />L’ipotesi del presente studio è quello di accertare gli elementi di sostenibilità delle aziende agricole considerando che l'agricoltura è un processo estremamente ampio, diversificato e che chiama in causa l’interazione di diversi livelli sociali, organizzativi e decisionali e che deve avere come risultato l’adattamento dell’unità produttiva al suo contesto socio economico ponendo particolare enfasi ad un rapporto equilibrato tra uomo e natura.<br />In base a questa indagine è stato valutato se sia possibile distinguere diversi livelli di sostenibilità tra le “aziende biologiche” oggetto di studio in relazione alla loro struttura ed al loro funzionamento. <br />L'analisi comparativa dei 20 indicatori di sostenibilità rivela situazioni sia di omogeneità che eterogeneità nel gruppo delle aziende in esame. Le situazioni di omogeneità dei valori sono indicative degli aspetti di sostenibilità che il gruppo di aziende condivide e che pertanto caratterizzano il comune profilo di sostenibilità. Esistono due indicatori per i quali tutte le aziende manifestano il massimo valore di sostenibilità ed ambedue ricadono nell'area di protezione fisica. Questi due indicatori riguardano l'impatto sul ciclo idrologico e la difesa dall'erosione da una parte, ed il riciclo delle risorse interne aziendali dall'altra. Un altro indicatore dell'area di produzione fisica, il potenziale uso delle risorse native, manifesta valori prossimi al massimo di sostenibilità. per tutte le aziende, mentre l'indicatore del potenziale d'uso dell'acqua di precipitazione risulta prossimo al massimo valore per cinque aziende su sei. La massima eterogeneità di valori tra le aziende esiste invece per il potenziale di azoto fissazione. In generale l'area di protezione fisica, tra le quattro aree di protezione/prestazione individuate, è quella che ha fornito, almeno per quattro indicatori su cinque,maggiore omogeneità di valori e prossimità al valore massimo di sostenibilità.<br />Un altro indicatore che presenta nella quasi totalità dei casi (5 su 6) il valore di massima dell'area di protezione biologica, la eterogeneità dei valori sostenibilità, è quello relativo alla presenza di ecotoni, relativo all'area di protezione fisica. La presenza di ecotoni assicura la presenza di habitat indispensabili per il mantenimento di forme di biodiversità tipiche di zone vegetazionali lineari. Per gli aspetti di biodiversità colturale legati agli indicatori è molto pronunciata e pertanto no esistono aspetti che accomunano il gruppo di aziende in esame. Tuttavia si può rilevare nel gruppo delle 6 aziende la scarsa presenza di aree boscate, che è indice di una naturalità ormai largamente sostituita dall'uso agricolo del territorio, come dimostrano i valori di potenziale di biodiversità che sono sempre collocati al di sotto del valore medio di sostenibilità.<br />Sul versante economico, esistono maggiori elementi di omogeneità che sul versante sociologico. La capacità di produrre reddito netto(in 5 aziende su 6), la capacità di sostentamento finanziario attraverso il lavoro familiare ( in 5 aziende su 6), la capacità di autoprotezione e di autonutrizione, la capacità di mantenimento di colture e allevamenti, risultanosempre collocate al di sopra dei valori medi di sostenibilità. e quindi le prestazioni economiche sono da considerarsi in generale soddisfacenti.<br />Più eterogenea appare la situazione sul versante sociologico, dove ciò che sostanzialmente accomuna pare rappresentato dalla comunque scarsa capacità di produrre impiego extra-aziendale e dall'elevata incidenza dei principi etici sul processo decisionale aziendale.<br /><br />Dati in fase di elaborazione<br /><br /><br /><br /><br /><link rel="File-List" href="file:///C:%5CDOCUME%7E1%5CBOTARE%7E1%5CIMPOST%7E1%5CTemp%5Cmsohtml1%5C01%5Cclip_filelist.xml"></link><o:smarttagtype namespaceuri="urn:schemas-microsoft-com:office:smarttags" name="PersonName"></o:smarttagtype><!--[if
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<p style="font-family: Verdana,Arial,Helvetica; text-align: justify;" class="MsoNormal"><span style="font-size: x-small;"><span style="font-size: 10pt;">Le finalità dello studioconsistono
nella definizione di una metodologia capace di valutare il grado disostenibilità di aziende agricole
in maniera “integrata” (considerando cioè itre campi della sostenibilità e le relazioni del sistema
interne ed esterne) econtribuire al necessario processo di miglioramento di gestione
degliagroecosistemi sostenibili, al fine di permettere alle aziende di progredireverso sistemi
sempre più stabili e con livelli di sostenibilità maggiore. <o:p></o:p></span></span></p>
<div style="text-align: justify;"></div>
<p style="font-family: Verdana,Arial,Helvetica; text-align: justify;" class="MsoNormal"><span style="font-size: x-small;"><span style="font-size: 10pt;">Lo strumentometodologico,
che fa riferimento alla metodologia MESMIS (Marco para <st1:personname w:st="on" productid="la Evaluacion">la Evaluacion</st1:personname> de Sistemasde recursos Naturales incorporando Indicadores
de Sustentabilidad, Masera etAl., 2000), è innovativo per la valutazione della sostenibilità,
sviluppata erealizzata su un campione di aziende agricole ortofrutticole biologiche suterritorio
della Regione Emilia Romagna, mediante l’intervento di un gruppo dilavoro interdisciplinare. <o:p></o:p></span></span></p>
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<p style="font-family: Verdana,Arial,Helvetica; text-align: justify;" class="MsoNormal"><span style="font-size: x-small;"><span style="font-size: 10pt;">Più nel dettaglio, gliobiettivi specifici del progetto possono essere così
schematizzati:<o:p></o:p></span></span></p>
<div style="text-align: justify;"></div>
<p style="font-family: Verdana,Arial,Helvetica; text-align: justify;" class="MsoNormal"><span style="font-size: x-small;"><span style="font-size: 10pt;">1. Definizione diparametri, indicatori, e livelli capaci di
esprimere un giudizio dettagliatosulla sostenibilità degli agroecosistemi biologici certificati, con
particolareriferimento alla situazione regionale; <o:p></o:p></span></span></p>
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<p style="font-family: Verdana,Arial,Helvetica; text-align: justify;" class="MsoNormal"><span style="font-size: x-small;"><span style="font-size: 10pt;">2. Individuazione deipunti
critici per la transizione della produzione verso sistemi più sostenibilinelle aree economica,
ambientale e sociale; <o:p></o:p></span></span></p>
<div style="text-align: justify;"></div>
<p style="font-family: Verdana,Arial,Helvetica; text-align: justify;" class="MsoNormal"><span style="font-size: x-small;"><span style="font-size: 10pt;">3. Analisidell’evoluzione dei parametri collegati ai diversi
aspetti della produzioneagricola sostenibile nello specifico contesto
regionale;<o:p></o:p></span></span></p>
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<p style="font-family: Verdana,Arial,Helvetica; text-align: justify;" class="MsoNormal"><span style="font-size: x-small;"><span style="font-size: 10pt;">4. Messa a punto per ilcontesto regionale di una metodologia
innovativa per la valutazione e laquantificazione della sostenibilità di aziende agricole
biologiche, ai fini dicaratterizzare e valorizzare la produzione ortofrutticola biologica dal
puntodi vista socio-economcio-ambientale e di incrementare il livello qualitativodel sistema
biologico ortofrutticolo regionale;<o:p></o:p></span></span></p>
<div style="text-align: justify;"></div>
<p style="font-family: Verdana,Arial,Helvetica; text-align: justify;" class="MsoNormal"><span style="font-size: x-small;"><span style="font-size: 10pt;">5. Sensibilizzazione emotivazione
degli agricoltori nei confronti di un nuovo metodo di gestione delsistema, che permette il
miglioramento continuo della sostenibilità, dellaqualità dell'azienda e delle produzioni e quindi il
recupero di margini diprofitto;<o:p></o:p></span></span></p>
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<p style="text-align: justify;" class="MsoNormal"><span style="font-size: 10pt; font-family: "Arial Narrow";"><span style="font-size: x-small;"><span style="font-family: Verdana,Arial,Helvetica;">6. Definizione di unaprocedura che rende visibile l’adozione di sistemi di
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consumatorefinale.</span></span><o:p></o:p></span></p>

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<p style="font-family: Verdana,Arial,Helvetica; text-align: justify;" class="MsoNormal"><span style="font-size: x-small;"><span style="font-size: 10pt;">L’ipotesi del presente studio è
quello di accertaregli elementi di sostenibilità delle aziende agricole considerando
chel'agricoltura è un processo estremamente ampio, diversificato e che chiama incausa l’interazione
di diversi livelli sociali, organizzativi e decisionali eche deve avere come risultato l’adattamento
dell’unità produttiva al suocontesto socio economico ponendo particolare enfasi ad un rapporto
equilibratotra uomo e natura.<o:p></o:p></span></span></p>
<div style="text-align: justify;"></div>
<p style="font-family: Verdana,Arial,Helvetica; text-align: justify;" class="MsoNormal"><span style="font-size: x-small;"><span style="font-size: 10pt;">In base a questa indagine è stato valutato se siapossibile
distinguere diversi livelli di sostenibilità tra le “aziendebiologiche” oggetto di studio in
relazione alla loro struttura ed al lorofunzionamento. <o:p></o:p></span></span></p>
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<p style="font-family: Verdana,Arial,Helvetica; text-align: justify;" class="MsoNormal"><span style="font-size: x-small;"><span style="font-size: 10pt;">L'analisi comparativa dei
20 indicatori disostenibilità rivela situazioni sia di omogeneità che eterogeneità nel gruppodelle
aziende in esame. Le situazioni di omogeneità dei valori sono indicativedegli aspetti di
sostenibilità che il gruppo di aziende condivide e chepertanto caratterizzano il <i>comune
profilodi sostenibilità. </i>Esistono due indicatori per i quali tutte le aziendemanifestano il
massimo valore di sostenibilità ed ambedue ricadono nell'area diprotezione fisica. Questi due
indicatori riguardano l'impatto sul cicloidrologico e la difesa dall'erosione da una parte, ed il
riciclo delle risorseinterne aziendali dall'altra. Un altro indicatore dell'area di
produzionefisica, il potenziale uso delle risorse native, manifesta valori prossimi almassimo di
sostenibilità. per tutte le aziende, mentre l'indicatore delpotenziale d'uso dell'acqua di
precipitazione risulta prossimo al massimovalore per cinque aziende su sei. La massima eterogeneità
di valori tra leaziende esiste invece per il potenziale di azoto fissazione. In generale l'areadi
protezione fisica, tra le quattro aree di protezione/prestazioneindividuate, è quella che ha
fornito, almeno per quattro indicatori su cinque,maggiore omogeneità di valori e prossimità al
valore massimo di sostenibilità.<o:p></o:p></span></span></p>
<div style="text-align: justify;"></div>
<p style="font-family: Verdana,Arial,Helvetica; text-align: justify;" class="MsoNormal"><span style="font-size: x-small;"><span style="font-size: 10pt;">Un altro indicatore che presenta
nella quasitotalità dei casi (5 su 6) il valore di massima dell'area di protezionebiologica, la
eterogeneità dei valori sostenibilità, è quello relativo allapresenza di ecotoni, relativo all'area
di protezione fisica. La presenza diecotoni assicura la presenza di habitat indispensabili per il
mantenimento diforme di biodiversità tipiche di zone vegetazionali lineari. Per gli aspetti di<i>biodiversità colturale </i>legati agliindicatori è molto pronunciata e pertanto no esistono
aspetti che accomunano ilgruppo di aziende in esame. Tuttavia si può rilevare nel gruppo delle 6
aziendela scarsa presenza di aree boscate, che è indice di una naturalità ormailargamente sostituita
dall'uso agricolo del territorio, come dimostrano ivalori di potenziale di biodiversità che sono
sempre collocati al di sotto delvalore medio di sostenibilità.<o:p></o:p></span></span></p>
<div style="text-align: justify;"></div>
<p style="font-family: Verdana,Arial,Helvetica; text-align: justify;" class="MsoNormal"><span style="font-size: x-small;"><span style="font-size: 10pt;">Sul versante economico,
esistono maggiori elementidi omogeneità che sul versante sociologico. La capacità di produrre
redditonetto(in 5 aziende su 6), la capacità di sostentamento finanziario attraversoil lavoro
familiare ( in 5 aziende su 6), la capacità di autoprotezione e diautonutrizione, la capacità di
mantenimento di colture e allevamenti, risultanosempre collocate al di sopra dei valori medi di
sostenibilità. e quindi leprestazioni economiche sono da considerarsi<span>&nbsp;</span>in
generale soddisfacenti.<o:p></o:p></span></span></p>
<div style="text-align: justify;"></div>
<p style="text-align: justify;" class="MsoNormal"><span style="font-size: 10pt; font-family: "Arial Narrow";"><span style="font-size: x-small;"><span style="font-family: Verdana,Arial,Helvetica;">Più
eterogenea appare la situazione sul versantesociologico, dove ciò che sostanzialmente accomuna pare
rappresentato dallacomunque scarsa capacità di produrre impiego extra-aziendale e
dall'elevataincidenza dei principi etici sul processo decisionale
aziendale.</span></span><o:p></o:p></span></p>

Pubblicazioni

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