Coordinatore
Partecipanti al progetto
Ente finanziatore
Regione Lazio
Data inizio
01/01/2003
Data fine
31/12/2003

<br />In questa ricerca, seppur di limitata durata (poco più di un anno), un gruppo a carattere interdisciplinare (agronomi, genetisti e microbiologi) della Università della Tuscia si è occupato di monitorare le condizioni della presenza di leguminose in alcuni ecosistemi della Regione Lazio, di valutare l’efficienza funzionale della loro simbiosi con i rizobi nativi e, per alcune specie autoriseminanti, di valutare alcune performance agronomiche fornite da varietà commerciali reperite sul mercato. La ricerca non è più stata finanziata dalla Regione Lazio. Tuttavia essa è stata continuata con mezzi propri del Dipartimento di Produzione Vegetale con prove sperimentali in campo per verificare le prestazioni di alcune leguminose annuali autoriseminanti. <br />Il gruppo interdisciplinare dell’Università della Tuscia per la valutazione della biodiversità nella Regione Lazio – documentata attraverso una delle componenti vegetali (Leguminose erbacee spontanee) più caratteristiche dell’ambiente mediterraneo - ha prodotto un primo contributo di indagine volto a collegare aspetti di carattere naturalistico con potenziali applicazioni nel settore dell’agricoltura. <br />&nbsp;<br />Le leguminose erbacee spontanee sono da considerare un vero e proprio sistema biologico, formato dalla simbiosi Leguminosae - Rhizobium, capace di fissare l’azoto atmosferico e quindi in grado di potenziare le caratteristiche di fertilità dei suoli e la sostenibilità degli ecosistemi. <br />&nbsp;<br />In ogni tipo di ecosistema monitorato nella Regione Lazio attraverso questa indagine, le Leguminose sono state sempre presenti evidenziando capacità di colonizzazione del territorio in rapporto ad ogni tipo di fattore abiotico dominante. In sintesi si può sinteticamente affermare che nella Regione Lazio ci sono leguminose adatte per ciascun ambiente e che le leguminose sono alla base della biodiversità degli ecosistemi nativi. <br />&nbsp;<br />Le indagini svolte sul rapporto mutualistico tra leguminose e rizobi hanno evidenziato che la capacità di colonizzazione dipende dalla efficienza della relazione simbiotica stabilita nel contesto nativo, che è apparsa stabilmente consolidata dopo il vaglio effettuato con i test di isolamento, autenticazione, caratterizzazione fenotipica e genotipico-molecolare dei rizobi isolati. <br />&nbsp;<br />Le informazioni ricavate dalla indagine sui siti monitorati e sul comportamento del materiale vegetale e microbico isolato e testato in campo ed in laboratorio, suggeriscono che la biodiversità accertata, in particolare per l’ubiquità e varietà delle leguminose annuali autori seminanti, ha una potenzialità di utilizzazione nel settore agricolo, sia per produzioni foraggero-zootecniche che per impianti arborei ed erbacei dove si voglia privilegiare gli aspetti di diversificazione colturale a scopo produttivo(consociazioni, rotazioni, sovesci), sia dove allo stesso tempo si voglia potenziare l’aspetto di protezione del suolo e di mantenimento della sua fertilità (colture di copertura). Le prove di carattere agronomico, che per le attitudini menzionate sono state effettuate su provenienze commerciali di leguminose autoriseminanti per l’impossibilità di utilizzare seme da accessioni locali (che non esiste), hanno messo in evidenza prestazioni estremamente diversificate sia a livello di specie che di varietà impiegate. Le indicazioni ritratte dalle prove di carattere agronomico se da una parte hanno confermato che l’ampia variabilità di prestazioni del materiale genetico saggiato qualifica le leguminose annuali autoriseminanti come una vera e propria risorsa vegetale mediterranea adatta a valorizzare qualsiasi tipo di ambiente,dall’altra parte hanno messo in evidenza la necessità di procedere a selezionare genotipi di leguminose e rizobi adatti per ciascun ambiente, se si vogliono ottenere prestazioni ottimali, data l’ampia gamma di contesti ambientali presenti nella Regione Lazio. <br /><br /><br />Campiglia E., Caporali F., Mancinelli R., 2005. Valutazione agronomica di leguminose autoriseminanti. In: Valorizzazione della Biodiversità nella Regione Lazio Attraverso la Simbiosi Leguminose-Rhizobium. Regione Lazio &amp; Università della Tuscia,63-100.<br /><br />Campiglia E., Caporali F., Mancinelli R., 2005. Attitudine alla copertura del suolo di specie leguminose annuali autoriseminanti. Atti XXXVI Convegno SIA''Innovazione tecnologica e miglioramento delle produzioni vegetali: il contributo della ricerca agronomica'', 20-22 settembre 2005, Foggia, 466-467. ISBN88-7427-010-0 <br /><br /><br /><br />

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<p style="font-family: Verdana,Arial,Helvetica;" class="MsoNormal"><span style="font-size: x-small;"><span style="font-size: 10pt;">Le indagini svolte sul rapporto mutualistico traleguminose e rizobi hanno evidenziato che la capacità di colonizzazione dipendedalla efficienza della relazione simbiotica stabilita nel contesto nativo, cheè apparsa stabilmente consolidata dopo il vaglio effettuato con i test diisolamento, autenticazione, caratterizzazione fenotipica egenotipico-molecolare dei rizobi isolati.
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<p>&nbsp;</p><span style="font-size: x-small;"><span style="font-family: Verdana,Arial,Helvetica; font-size: 10pt;">Leinformazioni ricavate dalla indagine sui siti monitorati e sul comportamentodel materiale vegetale e microbico isolato e testato in campo ed inlaboratorio, suggeriscono che la biodiversità accertata, in particolare perl’ubiquità e varietà delle leguminose annuali autoriseminanti, ha unapotenzialità di utilizzazione nel settore agricolo, sia per produzioniforaggero-zootecniche che per impianti arborei ed erbacei dove si vogliaprivilegiare gli aspetti di diversificazione colturale a scopo produttivo(consociazioni, rotazioni, sovesci), sia dove allo stesso tempo si vogliapotenziare l’aspetto di protezione del suolo e di mantenimento della suafertilità (colture di copertura). Le prove di carattere agronomico, che per leattitudini menzionate sono state effettuate su provenienze commerciali dileguminose autoriseminanti per l’impossibilità di utilizzare seme da accessionilocali (che non esiste), hanno messo in evidenza prestazioni estremamentediversificate sia a livello di specie che di varietà impiegate. Le indicazioniritratte dalle prove di carattere agronomico se da una parte hanno confermatoche l’ampia variabilità di prestazioni del materiale genetico saggiatoqualifica le leguminose annuali autoriseminanti come una vera e propria risorsavegetale mediterranea adatta a valorizzare qualsiasi tipo di ambiente,dall’altra parte hanno messo in evidenza la necessità di procedere aselezionare genotipi di leguminose e rizobi adatti per ciascun ambiente, se sivogliono ottenere prestazioni ottimali, data l’ampia gamma di contestiambientali presenti nella Regione Lazio. </span></span>

Pubblicazioni

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Caporali F., Mancinelli R., 2005. Attitudine alla copertura delsuolo di specie leguminose annuali
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