RADICI – RITMI DI CRESCITA E ARCHITETTURA DELLE RADICI DI ALBICOCCO, CILIEGIO, MELO, SUSINO E OLIVO IN AGRICOLTURA BIOLOGICA

Obiettivi:

a)    creare le basi scientifiche per ottenere un frutteto biologico redditizio con ridotti input.
b) dimostrare i presupposti reali della sostenibilità dell’agricoltura organica: biodiversità nell’agro-ecosistema, con specifico riferimento alla crescita radicale delle piante arboree e all’inerbimento; applicazione di compost; sequestro del carbonio (riduzione effetto serra).
c) migliorare la qualità dei prodotti, come caratteristiche organolettiche e conservabilità.

Breve descrizione del progetto:

Il progetto RADICI sviluppa ricerche volte all’incremento della sostenibilità ambientale del settore biologico attraverso: 1) studio della dinamica radicale nell’agro-ecosistema frutteto biologico; 2) studio di consociazioni di specie diverse (arboree ed erbacee); 3) apporti di compost in grado di incrementare la fertilità. La fertilità del terreno è una proprietà emergente dall’organizzazione delle cenosi vegetali. Durante il ciclo annuale le cenosi vegetali investono una parte consistente del carbonio organicato con la fotosintesi nel mantenimento e nel miglioramento della fertilità attraverso un sistema complesso di rilascio di essudati, mucillaggini, residui che accompagnano la crescita e l’attività radicale, e riforniscono di materiale energetico e plastico la vita del suolo. L’osservazione, attraverso i rizotroni, degli apparati radicali potrà consentire una più facile divulgazione dei risultati ottenuti e soprattutto una migliore comprensione del valore della diversità nella dinamica radicale e dei residui organici in campo. Questo osservatorio sarà unico a livello europeo nel settore dell’agricoltura biologica.

Risultati attesi (descrizione, divulgabilità, applicazioni):

Nuovi modelli di gestione dell’inerbimento in frutticoltura con definizione dei ritmi di crescita e dell’architettura radicale di alcune specie importanti quali melo, albicocco, susino, ciliegio, olivo. Il progetto consentirà un uso più mirato degli ammendanti organici in frutticoltura biologica e la riduzione degli input esterni. Il raggiungimento degli obiettivi è alla base di un miglioramento del sistema colturale con una riduzione degli input esterni.

Trasferibilità e potenziali fruitori dei risultati:

L’azienda didattico-sperimentale dell’Università Politecnica delle Marche è l’unica realtà della dorsale medio adriatica che attua ricerca in frutticoltura e olivicoltura biologica. Laimburg è il centro di ricerca più importante per la melicoltura biologica in Italia. La diffusione delle nuove conoscenze tecnico-scientifiche inerenti la frutticoltura biologica avverrà attraverso visite alle prove di agricoltori, singoli o associati, incontri tecnici, giornate aperte e corsi di aggiornamento. L’approccio, che utilizza le radici come caso studio, risulta innovativo per il biologico.