Piante biocide da sovescio per il controllo biologico di alcuni patogeni del terreno

Selezione e valutazione di nuovo germoplasma della famiglia delle Brassicacee caratterizzato da particolare contenuto quali-quantitativo in glucosinolati nei diversi organi della pianta. Scopo della ricerca è di individuare piante biocide da sovescio per un’applicazione nella rotazione delle colture orticole di pieno campo ed in coltura protetta come sistema di contenimento di alcuni patogeni (funghi, nematodi elateridi) ed il miglioramento della fertilità chimica e biologica dei terreni<br /><br />Tra le colture da sovescio, l’uso di specie ad elevato contenuto del sistema glucosinolati-mirosinasi, oltre ai noti effetti benefici dei sovesci sulle caratteristiche chimiche e fisiche dei terreni, sembra in grado di svolgere un chiaro effetto allelopatico nei confronti di alcuni patogeni (funghi, nematodi, elateridi) coinvolti nei fenomeni di stanchezza del terreno. I proponenti hanno selezionato numerose accessioni della famiglia delle Brassicaceae, caratterizzate da diverse caratteristiche agronomiche e da diverse attività e modalità d’azione dei prodotti di degradazione dei glucosinolati. Tra queste, le Brassica juncea sel. ISCI20 ha fornito elevate produzioni di biomassa fresca (intorno a 80 t ha-1) e ha consentito di ammendare il terreno con oltre 300 moli ha-1 di sinigrina (allyl-glucosinolato) e B. juncea sel ISCI99 caratterizzata da produzioni superiori di circa il 30% in glucosinolati, i cui prodotti di degradazione (isotiocianati e/o nitrili) sono in grado di svolgere un controllo di alcuni patogeni del terreno (funghi e nematodi). L’effetto di questi sovesci sulla successiva coltivazione della fragola sono risultati significativamente superiori alle convenzionali specie da sovescio e ad un terreno lasciato a riposo, aprendo interessanti potenzialità per l’intero comparto orticolo. Una nuova selezione di rucola (Eruca sativa cv. Nemat) ha mostrato un chiaro effetto trappola nei confronti del nematode galligeno Meloidogyne incognita dovuta all’elevato contenuto di glucosinolati nella redice<br /><br />Lazzeri L., Manici L. 2000. The glucosinolate-myrosinase system: a natural and practical tool for biofumigation. Acta Horticulture 532, 89-95.<br />Manici M.L., Lazzeri L., Baruzzi G., Leoni O., Galletti S., Palmieri S. 2000. Suppressive activity of some glucosinolate enzyme degradation products on Pythium irregulare and Rhizoctonia solani in sterile soil. Pest Management Science 56, 1-6.<br />Lazzeri L., Manici L.M., Leoni O., Palmieri S. 2000. Soil borne phytopathogenic fungi control by Cleome hassleriana green manure. Acta Horticulture 513, 53-62.<br />Lazzeri L., Manici L. 2001. Allelopathic effect of glucosinolate-containing plant green manure on Pythium sp. And total fungal population in soil. Hortscience 36 (7): 1-7<br />Lazzeri L., Manici L., Baruzzi G., Malaguti L., De Paoli E., Antoniacci L. 1999. Primi risultati sull’azione dei sovesci di piante biocide nella coltura della fragola. Rivista di frutticoltura LXI, 20-26.<br />Lazzeri L., Manici M.L., Baruzzi G., Leoni O., Malaguti L. Ottimizzazione della tecnica dei sovesci con piante biocide per la lotta agronomica a patogeni del terreno in colture orticole e fragola. In “Ricerca e Sperimentazione sulla Agricoltura Biologica e Sostenibile in Italia” pp 88-90.<br />Tacconi R., Lazzeri L., Palmieri S. 2000. Effetto del sistema glucosinolati-mirosinasi contenuto nelle radici di Raphanus sativus ssp oleiformis su Heterodera schachtii. Suppl. Nematol. Medit. 28: 55-63<br /><br />Lazzeri L, Curto G, Furlan L, D’avino L. 2006. Biofumigazione come alternativa ecosostenibile nella lotta ad alcuni patogeni del terreno. Atti degli Incontri fitoiatrici 2006 – Torino 2-3 Marzo 2006<br />Lazzeri L., Leoni O., Bernardi R., Malaguti L. and Cinti S. 2004. Plants, techniques and products for optimising biofumigation in full field. Proceedings of the first International Symposium on “Biofumigation: a possible alternative to methyl bromide?” Firenze, Italia 31 Marzo -1 Aprile. Agroindustria Vol. 3 n°3, 281-287.<br /><br /><br /><br />