Un articolo su AgroNotizie fa il punto su un’area della Toscana vocata alla produzione di vino d’eccellenza, dove oltre un terzo delle aziende vitivinicole è biologico. Nonostante ciò sono presenti anche problemi, come l’abbandono dei terreni marginali, la marginalizzazione delle colture tradizionali come olivi e cereali, l’impoverimento del tessuto produttivo locale. In tale contesto è nato il Biodistretto del Chianti, con un rinnovato interesse per l’agroecologia attraverso il progetto Uniseco promosso dal CREA. L’autore spiega cosa nel concreto voglia dire fare agroecologia nel Chianti e quali tecniche vengono implementate per raggiungere gli obiettivi di un’agricoltura il più possibile in sintonia con l’ambiente.
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Fonte: AgroNotizie
