ISTAT: disponibili i dati del 6° censimento generale dell’agricoltura.

Sono stati diffusi dall’ISTAT i dati definitivi relativi al 6° censimento dell’agricoltura, riferiti all’anno 2010. L’analisi evidenzia come in questo decennio il numero delle aziende agricole e zootecniche attive in Italia sia diminuito rispetto alla rilevazione del 2000 (-32,4%), di conseguenza la SAU complessiva è oggi pari al 42,8% del territorio nazionale (12,9 milioni di ettari totali), in diminuzione del 2,5% rispetto al 2000. Diminuisce quindi il numero delle aziende agricole, ma crescono le dimensioni medie: la dimensione media rilevata è di 7,9 ettari di Superficie Agricola Utilizzata (SAU), cioè il +44,2% in più rispetto al 2010.
 Rilevante è anche che il 30,7% delle aziende oggi sia gestito da un capo azienda di genere femminile. Valori superiori alla media si registrano nel Sud (34,7%) e nel Centro Italia (31,9%).
Crescono gli  investimenti per la produzione di energia da fonte rinnovabile : la tipologia di impianto più diffuso è quella solare (80% delle aziende hanno impianti di energia rinnovabile), seguita da quella relativa alla geotermia (11%) e da quella che utilizza biomassa (9%). Alla luce dei recenti disastri idrogeologici verificatesi nel nostro paese, è importante sottolineare come sia maggiore l’attenzione delle aziende alla tutela del territorio: durante il triennio 2008 – 2010, infatti,  le aziende agricole interessate alla manutenzione e/o alla realizzazione di siepi, filari di alberi e muretti – attività importante per la prevenzione di eventi di dissesto idrogeologico del territorio – sono state 273.923, il 16,9% del totale aziende con superficie. Inoltre,  l’80% dei conduttori o delle persone giuridiche risiede nello stesso comune nel quale è localizzato il centro aziendale, indicando la forte azione di presidio sul territorio da parte delle aziende.
La struttura agricola e zootecnica italiana ancora oggi si basa prevalentemente su unità aziendali di tipo individuale o familiare (96,1%), evidenziando però dei cambiamenti, in particolare nella struttura fondiaria, che risulta molto più flessibile rispetto al passato grazie al maggior ricorso a forme di possesso dei terreni diversificate e orientate sempre più all’uso di superfici in affitto o gestite a titolo gratuito. Evidente è poi la crescita degli investimenti nel settore da parte di società di persone o di capitali e di cooperative. Le aziende condotte in forma societaria aumentano del 48,2% rispetto al 2000.
Per quanto riguarda la produzione biologica, risultano essere 44.455 le aziende biologiche nel nostro Paese (il 2,7% del totale nazionale), la cui presenza è maggiormente concentrata nel Mezzogiorno, dove si trova il 63% delle aziende che praticano la produzione biologica.
Nel settore zootecnico il metodo di produzione biologico risulta essere relativamente più diffuso nell’allevamento dei caprini (9,8% del totale dei capi allevati) e degli ovini (9,1%).

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Fonte: ISTAT