Ismea-Firab: buone le prospettive per export di prodotti bio.

Ismea e Firab (Fondazione italiana per la ricerca in agricoltura
biologica e biodinamica) hanno presentato ieri a Norimberga, nell'ambito della manifestazione
Biofach, un'indagine sull'export di prodotti bio nei mercati Ue, condotta presso un campione
ragionato di 100 aziende del comparto biologico con forte orientamento all'esportazione.<br>Un
mercato, quello del bio, che anche all'estero sembra confermare, dai risultati dell'indagine
Ismea-Firab, un buon dinamismo, grazie soprattutto al contributo di paesi di rilievo, nel panorama
europeo, come Germania, Francia e Regno Unito, ma anche alla forte richiesta di altre nazioni, in
particolare del Nord Europa, come Svezia e Danimarca.<br>Tra i Paesi extra-Ue i principali sbocchi
commerciali sono rappresentati, per il bio made in Italy, da Svizzera, Usa e Giappone, mentre
rivestono un ruolo ancora marginale mercati potenzialmente interessanti come Canada, Russia e
Cina.<br>Nonostante il deterioramento del quadro congiunturale, anche in prospettiva le aziende
sembrano orientate positivamente. Per una buona metà del campione (il 55%) l'attività di
esportazione dovrebbe infatti confermare la tendenza alla crescita, anche a un tasso sostenuto,
mentre solo il 3% delle aziende si è espresso in senso negativo, prevedendo al contrario un
rallentamento delle vendite all'estero.<br>Dall'indagine emerge anche un'elevata propensione da
parte della aziende alla ricerca di nuovi sbocchi commerciali. Il grosso degli sforzi sembra al
momento concentrarsi sui paesi emergenti, in particolare Russia, Cina, India e Brasile, quelli che
in questa fase, a giudizio degli operatori, riservano le migliori potenzialità di
crescita.<br>Dall'indagine emerge, quindi, che il mercato del bio italiano gode, oltre frontiera, di
buona salute e che il settore non sta risentendo della crisi, continuando anzi a crescere, grazie
anche a prezzi stazionari, posizionati su livelli medio-alti rispetto ai principali competitor.
<br>&nbsp;Peraltro, con l'accesso ai mercati emergenti si potrebbero aprire nuovi e ulteriori spazi
per le aziende, con buone possibilità di consolidamento della presenza del biologico italiano nel
Mondo.<br><br><a href="../share/img_lib_files/1714_biofach_2012_firab_ismea_export[1].pdf">La presentazione</a><br>&nbsp;<br>Fonte: Ismea – Firab<br><br><br>