La scienza “premia” l’agricoltura biodinamica, di Carlotta Iarrapino

L’articolo riprende un dossier di recente pubblicato da FiBL, l’importante istituto di ricerca svizzero in agricoltura biologica, che fornisce una panoramica dei risultati del famoso DOK Trial, un esperimento che da oltre 40 anni mette a confronto le performance di sistemi di coltivazione convenzionali, biologici e biodinamici. E i risultati su fertilità del suolo, clima e biodiversità premiano l’agricoltura biodinamica.

La sperimentazione DOK è iniziata nel 1978 ed è tuttora in corso. Lo studio analizza le differenze tra i seminativi coltivati utilizzando i tre metodi agricoli, convenzionale, biologico e biodinamico. I risultati della ricerca si riferiscono a cinque piante utili che attualmente vengono coltivate alternativamente in periodi di rotazione delle colture di sette anni: mais insilato, soia, grano invernale, patata e trifoglio.

A tale proposito l’autrice ha chiesto un commento sui risultati della sperimentazione ad alcuni degli autori del libro L’insopportabile efficacia dell’agricoltura biodinamica, un testo ricco di fonti che mette in risalto il supporto scientifico alle pratiche biodinamiche antesignane dell’agroecologia e illustra la capacità della biodinamica di preservare la funzionalità e la salute dell’ecosistema agroalimentare. Gli autori sono Nadia El-Hage Scialabba, Alessandro Piccolo e Carlo Triarico, ed i loro pareri sono più che interessanti. L’articolo si può leggere QUI

Fonte: TerraèVita