Avanza la conversione dell’agricoltura dal metodo industriale a quello agroecologico. Secondo l’ISMEA, l’Italia già conta 94.441 operatori biologici che lavorano una superficie complessiva di 2,5 milioni di ettari, pari al 19,8% del totale. Ma c’è ancora strada da fare per raggiungere il target del 25% entro il 2030, fissato dalla strategia europea Farm to Fork. Per questo, ha preso il via la maratona che porterà l’Associazione per l’Agricoltura Biodinamica lungo lo Stivale, con corsi gratuiti di 50 ore e consulenza personalizzata gratuita per supportare la trasformazione delle aziende al metodo biologico. Partiti in questi giorni in Calabria, si proseguirà poi in altre 9 Regioni italiane. L’obiettivo rimane quello che ispirò la nascita del movimento biodinamico 100 anni esatti fa: migliorare la qualità del prodotto e garantire la sostenibilità dei processi di coltivazione, dotando l’azienda di tutte le tecniche e gli strumenti per mantenere la biodiversità del suolo e costruire le filiere corte.
“Quella biologica e biodinamica – spiega Carlo Triarico, presidente dell’Associazione per l’Agricoltura Biodinamica – è una risposta ormai divenuta necessaria per far fronte non solo al cambiamento climatico, ma anche al disquilibrio degli ecosistemi agricoli, resi sterili da un’agricoltura industriale che non è più in grado di sostenere i propri produttori. E che quindi ha fallito, non solo nella qualità delle produzioni ma anche nel sistema economico che ha costruito. In qualità di vincitori del bando “Innovazione Bio” del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, abbiamo voluto mettere le competenze tecniche e agronomiche a disposizione di tutti coloro che vogliono iniziare il processo di trasformazione della propria azienda agricola, tale da garantire in pochi anni fertilità, resilienza e remuneratività”. Un metodo che funziona nei fatti, che fa coesistere le esigenze del mercato con le necessità sociali, affinché la bioagricoltura svolga pienamente il suo proprio ruolo di agricoltura di salute.
Dopo la Calabria, sarà la volta del Friuli Venezia Giulia e del Veneto, del Lazio e dell’Umbria, della Toscana, della Campania e a seguire nel nuovo anno (Date complete e riferimenti disponibili QUI. Nelle stesse regioni in cui si svolge la formazione invece, gli agricoltori possono fare richiesta all’Associazione per l’Agricoltura Biodinamica di consulenza gratuita personalizzata per potersi cimentare da subito nell’applicazione nella propria azienda di nuove pratiche agronomiche o migliorarle dove già in atto (Tutti i riferimenti a questo LINK).
Fonte: Associazione per l’Agricoltura Biodinamica