Biologico, un gigante con i piedi d’argilla, di Angelo Frascarelli

L’autore dell’articolo effettua un excursus a tutto campo sul settore biologico in Italia che, dal punto di vista dei consumi, dopo quattro anni di stagnazione, vede segnali di ripresa nei consumi. L’incremento delle superfici ad agricoltura biologica, rilevato dal rapporto “Bio in cifre 2024” di ISMEA e SINAB, è stato spinto anche dalle strategie dell’Unione europea, Green Deal e “Farm to Fork” e dalla Pac 2023-2027. In linea con questo orientamento, il Piano Strategico Nazionale ha previsto il trasferimento di 360 milioni di euro dal primo al secondo pilastro, destinati a sostenere la conversione e il mantenimento del metodo di produzione biologico.

Frascarelli sottolinea come il maggior sostegno potrebbe essere salutato come un successo per l’agricoltura biologica, ma le risorse pubbliche non bastano, anzi possono creare pericolose illusioni, se non sono accompagnate da una crescita del mercato e da una stabilizzazione della redditività. Proprio su questi punti, si addensano le maggiori preoccupazioni per il settore.

Vengono riportati i dati salienti del settore ripresi da “Bio in cifre 2024”: la crescita dei seminativi, la Sicilia prima regione italiana per le sue produzioni, il nuovo sviluppo dei consumi, la leadership della GDO nelle vendite, i prezzi, e il supporto offerto dal PSP – Piano Strategico della PAC alle aziende che vogliono convertirsi o continuare a produrre biologicamente.

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Fonte: TerraèVita