Data inizio
29 Ago 2022
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In un documento di 2 pagine (più riferimenti) "Science for policy brief" pubblicato dal Centro Comune di Ricerca (JRC) della Commissione europea, si legge che i fertilizzanti riciclati e organici presentano un'impronta di carbonio più ridotta e riducono le perdite di nutrienti. Il documento afferma che la Commissione europea ha fissato l'obiettivo di ridurre del 30% le risorse non rinnovabili nella produzione di fertilizzanti. Ciò fa riferimento a un comunicato stampa della Commissione del dicembre 2018 (IP_18_6161) che stima che il 30% delle importazioni di fosforo dell'Ue potrebbe essere sostituito dal riciclo da fanghi di depurazione, rifiuti organici o letame. Il documento programmatico del JRC sottolinea che l'azoto, il fosforo e il potassio devono far fronte a un'impennata dei costi e a un'interruzione delle forniture a causa della guerra in Ucraina e delle restrizioni commerciali internazionali. I materiali fertilizzanti organici sono indicati per avere emissioni di gas serra inferiori del 78% (per l'N) e del 41% (per il P) rispetto ai fertilizzanti minerali (basati su digestato e compost in Havukainen et al. 2018, https://www.witpress.com/elibrary/sdp-volumes/13/8/2355). Il documento rileva che sono già in fase di sviluppo diverse tecnologie promettenti per il recupero dei nutrienti e nuovi prodotti fertilizzanti, ma che sono necessari ulteriori investimenti per il miglioramento tecnico, anche per il recupero di energia e nutrienti dai letami.

"The next-generation of sustainable fertilisers: a win-win solution", European Commission JRC Science for Policy Brief, JRC130293, 2022 si può scaricare QUI .

Fonte: ESPP

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