Il prossimo mese di gennaio entreranno in vigore i nuovi regolamenti
che manderanno in pensione il Reg. 2092/91 sul biologico, e che
raccolgono i principi (Reg. 834/2007) e le regole attuative (Reg.
889/2008) per i settore. Il Reg. 834 chiarisce l’approccio verso molte
questioni aperte ormai da anni. Tra queste anche il rapporto tra
l’agricoltura biologica e gli OGM, questione sulla quale la Commissione
europea non ha tenuto conto neanche dell’indicazione del Parlamento. La
norma stabilisce, infatti, che per il bio valgono le stesse soglie di
contaminazione accidentale individuate per il convenzionale, e cioè lo
0,9%. Altro tema ancora molto dibattuto è la flessibilità: norma
secondo la quale è possibile prevedere eccezioni nell’applicazione del
regolamento. L’uso di questa norma potrebbe avere delle ripercussioni
in termini di concorrenza tra i Paesi e di fiducia nei consumatori. Le
principali novità normative riguardano diverse questioni: potranno
essere etichettati come bio soltanto gli alimenti che contengono almeno
il 95% di ingredienti biologici; viene riorganizzato il sistema di
controllo; e modificato il regime di importazione; vengono autorizzati
loghi nazionali o di private associazioni. A voler giudicare il lavoro
nel suo complesso, l’impressione che se ne ricava è che la Commissione,
ad un certo punto, abbia deciso di contingentare i tempi. Le norme
tecniche contenute nel Reg. 889/2008, sono state infatti approvate in
tempi molto più ristretti del precedente regolamento, e senza modifiche
di particolare rilievo rispetto agli allegati tecnici della vecchia
normativa, vanificando quindi tutte le buone intenzioni di
ammodernamento che avevano dato avvio al processo. Ma la discussione
non è ancora conclusa. Il programma dei lavori per i prossimi mesi mira
ad intervenire su alcuni temi che non sono stati trattati in maniera
approfondita. Tra questi ci sono: il regime di importazione, la
produzione di mangimi, le produzioni orticole in serra e le produzioni
florovivaistiche, l’acquacoltura biologica, ma soprattutto il nuovo
disciplinare per la produzione di vino biologico.<br><i>Fonte di informazione:</i> “Bioagricultura”, N.112, novembre-dicembre 2008, p. 4-5.