D’Eramo: “Il marchio del biologico italiano è in dirittura d’arrivo”, di Cristina Latessa

Il marchio del biologico italiano è in dirittura d’arrivo: il logo che lo caratterizzerà dovrebbe infatti essere presentato “a fine gennaio-inizio febbraio 2025”. Lo anticipa in esclusiva a GreenPlanet il sottosegretario all’Agricoltura, Sovranità Alimentare e Foreste Luigi D’Eramo che abbiamo incontrato alla Fiera internazionale dei tartufi di Abruzzo organizzata a L’Aquila dalla Regione, con il braccio operativo dell’Arap-Azienda regionale attività produttive.

“Il concorso di idee sul marchio biologico italiano promosso dal ministero ha avuto un grande successo di partecipazione – ci ha detto il sottosegretario D’Eramo – Sono arrivate oltre 350 ipotesi di marchio; sta ora alla commissione selezionatrice lavorare per determinare la migliore proposta”.

“Questo del marchio – ha proseguito D’Eramo – è un appuntamento fortemente sentito dal settore, perché avere un marchio biologico italiano andrà a qualificare ulteriormente i nostri prodotti, sia livello nazionale che internazionale”.

“C’è stata una grande partecipazione al concorso da parte delle scuole e università – ha aggiunto D’Eramo – e questo mi ha fa fatto molto piacere perché è un ulteriore comprova di quanta sensibilità ci sia sul tema del biologico da parte delle giovani generazioni. E’ senz’altro un dato molto importante”.

Altre novità in arrivo sul biologico?

Subito dopo Natale riuniremo il tavolo di settore e, rispetto a una road map che ci siamo dati, continueremo ad analizzare le problematiche che emergono di settimana in settimana. La cosa più importante che mi preme sottolineare è che con questo confronto sistematico siamo riusciti a trovare un metodo di lavoro che ha accelerato la soluzione dei problemi e degli obiettivi da raggiungere. Infatti negli ultimi due anni abbiamo realizzato cose importanti che il settore attendeva da tempo, non ultimo il marchio biologico italiano”.

Un tavolo proficuo, dunque?

“Sì, un tavolo che ragiona, approfondisce e ha una grande maturità, perché le decisioni vengono prese sostanzialmente con il consenso di tutti e si riesce sempre a trovare una sintesi che guarda alla soluzione dei problemi o alla proposizione di obiettivi da raggiungere”.

Intanto, sul fronte della tutela della biodiversità e ambiente è arrivata la buona notizia dell’approvazione da parte della Conferenza Stato-Regioni del decreto del MASAF a favore della filiera apistica, con uno stanziamento di 10 milioni di euro…

“Sì, è un impegno mantenuto con i nostri apicoltori e un’importante risposta alla filiera, alle prese ormai da tempo con una crisi economica a cui hanno contribuito più elementi, dagli effetti delle conseguenze dei cambiamenti climatici fino alla concorrenza sleale di prodotti importati e venduti a bassissimo prezzo, di dubbia composizione e scarsa qualità. Con questo decreto, frutto di un lavoro che abbiamo condiviso con il settore, e per il quale ringrazio il ministro Francesco Lollobrigida, diamo una risposta concreta a una filiera in difficoltà e che consideriamo strategica per l’agricoltura e ambiente”.

Fonte: GreenPlanet