L'Ecolabel è il marchio europeo di qualità ecologica che premia
i prodotti con elevati standard qualitativi dal punto di vista ambientale. Con il Regolamento CE n.
66/2010 l’applicazione di tale marchio è stata estesa a tutti i beni e i servizi destinati alla
distribuzione, al consumo o all'uso sul mercato comunitario, tranne che ai medicinali per uso umano
e a quelli per uso veterinario. <br>Per verificare la possibilità di estendere l’applicazione del
marchio Ecolabel ai prodotti alimentari e ai mangimi, la Commissione ha fatto realizzare uno studio
specifico, come previsto all’art6, par.5 del Regolamento CE n. 66/2010.<br>Gli obiettivi che la
Commissione ha posto alla base dello studio erano:<br>1. verificare la possibilità
di introdurre criteri Ecolabel affidabili ed applicabili a performance ambientali lungo tutto il
ciclo di vita di cibo, bevande e mangimi, inclusi i prodotti della pesca e
dell’acquacultura,<br>2. verificare il valore aggiunto e gli impatti che si
verificherebbero nell’introdurre questi criteri e nell’ applicare il sistema di etichettatura
biologica nei vari settori, assieme all’impatto che questo potrebbe avere sui prodotti
biologici certificati,<br>3. considerare, nelle verifiche di cui ai punti 1 e 2,
l’opzione di limitare lo scopo dell’Ecolabel solo ai prodotti biologici certificati (ove
possibile).<br>Lo studio è stato realizzato dalla Oakdene Hollins, una società di consulenza
britannica che ha sviluppato il progetto con il Dipartimento di Economia Agricola e Sviluppo Rurale
dell’Università di Göttingen e con l’Istituto Svizzero di Ricerca sull’Agricoltura Biologica
(FIBL).<br><br>Già nel maggio ultimo scorso è stato organizzato un seminario sul tema, i cui
risultati sono disponibili <a href="../share/img_lib_files/1619_ecolabelling_minutes_stakeholder_meeting_26may2011.pdf">QUI</a><br><br><br>Il rapporto finale dello studio
di fattibilità, che è stato pubblicato pochi giorni fa, è disponibile <a href="../share/img_lib_files/1620_ecolabel-for-food-final-report.pdf">QUI</a><br><br><br>Fonte:UE<br><br><br>