Data inizio
20 Apr 2021
Rassegna stampa

Si è tenuto nei giorni scorsi il convegno online promosso da INNER – Rete internazionale dei Bio-Distretti e dal Bio-Distretto Cilento con i maggiori esperti europei avente ad oggetto la presentazione degli strumenti a supporto della creazione e della gestione integrata dei Bio-Distretti.

Dalla Maremma Etrusca alla Valpolicella sono 32 le partnership tra produttori, enti locali e consumatori che mettono al centro produzioni bio e pratiche sostenibili.

In Italia i Bio-Distretti sono attivi dal 2009 quando è stato costituito il primo distretto biologico nel Cilento, in provincia di Salerno. Secondo le stime di AIAB, che considerano anche quelli in via di formazione, oggi rappresentano il 5,4% del territorio nazionale e al loro interno vive il 3,5% della popolazione.  La Commissione europea ha presentato il 25 marzo scorso, il Piano d’azione per lo sviluppo della produzione biologica. Si prevedono ampie azioni e investimenti per stimolare il consumo di alimenti biologici nell’ambito delle Politiche comunitarie. Un ruolo di rilievo viene attribuito anche ai bio-distretti, che vengono esplicitamente menzionati nel Documento comunitario, con l’invito agli Stati membri a supportarne ogni sviluppo e implementazione, per il raggiungimento entro il 2030 del 25% della superficie europea coltivata in biologico. Si tratta di un indubbio riconoscimento a livello istituzionale, che premia il lavoro di tutti i bio-distretti fin qui creati in Italia, in Europa e nel mondo.

Pur nelle differenze tra le realtà locali, i Bio-Distretti sono accomunati da uno stesso principio: utilizzare le filiere biologiche come lo strumento per sviluppare un’area rurale attraverso la loro integrazione con altre filiere come l’artigianato. Un modello di partecipazione collettiva che coinvolge anche le amministrazioni comunali, che si impegnano a promuovere attività tese a migliorare la sostenibilità del territorio.

L’articolo completo, che riporta anche una mappa dei bio-distretti italiani,  si può leggere a questo LINK

Fonte: Green Planet