“Il futuro dell’agricoltura è bio”.

Quest’estate è stata molto difficile per la frutta italiana, che ha visto scendere le sue quotazioni ai minimi. Così i produttori cambiano strada: una di quelle più interessanti, dice uno studio di Confagricoltura, è il biologico. Perché spunta quotazioni migliori sul mercato e permette di integrare il reddito con l’agriturismo e la valorizzazione del territorio e delle produzioni tipiche. La domanda di prodotti biologici è in costante aumento, come confermano le rilevazioni effettuate da Ismea per il primo quadrimestre del 2011, secondo le quali il mercato del biologico è cresciuto dell’11,5% rispetto allo stesso periodo del 2009 (+9,2% per l’ortofrutta fresca e sfusa). Un rapporto del Ministero delle politiche agricole fotografa una filiera nella quale crescono le imprese con grandi spazi dedicati al biologico, mentre scompaiono quelle più piccole. Inoltre, molte aziende produttrici stanno avviando anche l’attività di trasformazione, che garantisce maggior valore aggiunto: in un anno i produttori biologici che hanno fatto anche attività di trasformazione diretta dei loro prodotti sono cresciuti del 22%. Non più settore di nicchia, ma di grandi numeri, innovazione e sperimentazione.

“La Stampa”, 10 settembre 2010, p. 25.