<div style="text-align: justify;">La zootecnia biologica
in Toscana, i vincoli e le opportunità per un'ulteriore valorizzazione
sono stati i temi al centro di un convegno organizzato dall’Arsia,
l’agenzia della Regione Toscana per lo sviluppo e l’innovazione nel
settore agricolo e forestale, tenutosi a Grosseto. Sono in aumento le
aziende zootecniche bio sul territorio toscano e crescono anche gli
allevamenti biologici; in aumento poi l’indice di imprenditorialità,
mentre gli allevamenti bovini sono nel 2005 il 27% degli allevamenti
zootecnici, di cui quasi duecento da carne e cinquanta da latte. Nel
corso dei lavori sono stati illustrati i risultati di un progetto,
avviato nel 2002 e recentemente concluso, promosso e finanziato
dall’Arsia, che ha cercato di individuare le possibili azioni per
agevolare l’introduzione dell’innovazione in azienda. Inoltre è emersa
la necessità di migliorare l’integrazione fra le tecniche di
pascolamento e la fase di ingrasso, di elevare il benessere
dell’animale, di incentivare quanto prima e quanto più possibile la
filiera corta, di incentivare la ricerca a fornire innovazione. Oltre a
ciò, dati i minori finanziamenti al biologico rispetto al passato e gli
alti costi, è necessario ridurre i costi di produzione e i margini
distributivi della rete commerciale al fine di ridurre la forbice di
prezzo fra carne e carne bio.<br></div><i>Fonte di informazione:</i> «Mediterraneating», 8 giugno
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