“L’ottimismo della volontà” non basta più, di Paolo Carnemolla

<div style="text-align: justify;">Il
testo del provvedimento di riforma del settore approvato dal Governo lo
scorso luglio ha una storia certo lunga e tormentata, ma la sua origine
“rivoluzionaria” sta nelle giornate caldissime ma ancora dense di
partecipazione e speranza del seminario di Foligno di luglio 2003. Fu
allora che nacque la consapevolezza che sarebbe stato riduttivo
limitarsi alla sola riforma del sistema di controllo e certificazione,
prevista dall’art. 2 della legge delega agricola. Senza la tenacia
incrollabile di Luca Bellotti e la coerenza politica del Ministro
Alemanno nel sostenere le ragioni di un settore all’epoca diviso e
rissoso quel testo non sarebbe mai arrivato al tavolo del Consiglio dei
Ministri. Bisognerebbe comprendere che per governare non è sufficiente
“l’ottimismo della volontà” ma occorrono competenze affidabili e una
radicale riforma della pubblica amministrazione.<br></div><i>Fonte di informazione:</i> «AZ Bio», n. 10-11, ottobre-novembre, p. 3