Mense scolastiche: migliora la mensa (anche con il bio) ma nei rifiuti finisce metà del pasto e della tariffa

Migliora il pasto della mensa ma peggiora l’atteggiamento dei bambini rispetto al cibo. Sono sempre di più gli alunni che hanno paura di assaggiare cibi nuovi e cercano rifugio nella pasta in bianco e nel pane. Diverso è invece l’atteggiamento dove si fa educazione e dove persistono le cucine interne.
Il 9° Report dei menù scolastici, presentato oggi presso la Sala Stampa della Camera dei Deputati, insieme al deputato Claudio Mancini e a Claudia Paltrinieri e Francesca Rocchi – rispettivamente presidente e vice presidente di Foodinsider – ha messo in luce il miglioramento della mensa evidenziando luci e ombre di questo servizio. Rispetto all’anno precedente, migliora il 44% dei menù analizzati, mentre il 29,5%
rimane stabile e il 20% mostra, per contro, un calo di qualità. Il miglioramento è significativo in quei Comuni che hanno rinnovato le gare d’appalto, come è successo a Trento, Udine, Frosinone, Rieti e Siracusa.
I dati dell’anno scolastico 2023/24 sono messi a confronto con quelli degli ultimi 5 anni, dimostrando come la legge dei Criteri Ambientali Minimi (in vigore dall’agosto del 2020) abbia reso i menù più sani e sostenibili, con maggiore varietà di alimenti, più biologico, più legumi ma anche più prodotti locali e provenienti da cooperative sociali.

Il resoconto completo si può scaricare QUI

Fonte: AIAB