Si è svolta a Roma presso il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, nella prestigiosa sala del Parlamentino, la premiazione dei migliori oli extravergini biologici italiani e stranieri in competizione per il premio BIOL 2024, giunto alla sua 29a edizione. Il premio è stato istituito per iniziativa del Cibi (Consorzio italiano per il biologico), e quest’anno erano in gara 483 oli bio provenienti da tutto il mondo: 300 italiani, 130 europei e 53 extraeuropei. Il primo premio è andato a un’azienda della Puglia. Sono stati assegnati anche i premi Biolpack e Biolkids.
Assieme al direttore dell’Ufficio Agricoltura Biologica del MASAF, Pietro Gasparri, ha presenziato alla cerimonia il Sottosegretario all’Agricoltura con delega al biologico Luigi D’Eramo, che ha sottolineato come il biologico sia uno dei punti di forza della nostra agricoltura, e che si continua a lavorare affinché il settore sia sempre più valorizzato e possa esserci uno sviluppo anche in termini di consumi.
“In particolare, per quanto riguarda l’olio extravergine bio, questo premio conferma ancora una volta – ha sottolineato il Sottosegretario- la qualità di un prodotto simbolo del Made in Italy e alla base della Dieta Mediterranea, che resta il nostro modello alimentare di riferimento ed è riconosciuta tra le migliori al mondo”, ricordando poi che l’Italia si è data come obiettivo il raggiungimento del 25% di superficie agricola coltivata a biologico entro il 2027, con tre anni di anticipo rispetto al termine del 2030 fissato dall’Ue con la strategia Farm to fork. D’Eramo si è dichiarato soddisfatto del lavoro che è stato portato avanti in questi mesi con le associazioni di categoria e con gli operatori della filiera, ricordando le diverse le misure approvate, dal Piano d’azione nazionale ai fondi per la promozione dei distretti biologici fino ai controlli, ed ha concluso che “Ora l’obiettivo è portare a casa nei tempi più brevi possibili anche il marchio per il biologico italiano, che sarà un’ulteriore certificazione per i nostri prodotti biologici e si tradurrà in un maggiore valore per l’intero settore”.
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Fonte: SINAB/MASAF