Data inizio
30 Ago 2022
News

A conclusione delle attività, il coordinatore di RELACS Lucius Tamm, assieme a Joelle Herforth-Rahmé, FiBL Svizzera,  riflette sui risultati più rilevanti del progetto. Finanziato dal programma Horizon 2020 dell'Unione Europea, il progetto è stato coordinato dal FiBL Svizzera.

L'obiettivo del progetto RELACS (Replacement of Contentious Inputs in Organic Farming Systems) è stato quello di sviluppare e convalidare alternative ai mezzi tecnici più controversi nella produzione di colture biologiche (rame, oli minerali, mezzi tecnici nutritivi) e nella produzione zootecnica (antielmintici, antibiotici e vitamine sintetiche) e di proporre delle indicazioni per il loro impiego. Partendo da un elenco di alternative a vari livelli di maturità tecnologica, il coordinatore del progetto Lucius Tamm afferma che molte tecnologie hanno raggiunto le fasi finali necessarie per la loro applicazione in azienda. Per una rapida adozione da parte degli agricoltori, sono necessari un sostegno politico a vari livelli e tabelle di marcia adeguate.

Alternative al rame

Quattro prodotti alternativi al rame hanno raggiunto livelli di Tecnology Readiness Levels - Preparazione tecnologica avanzata* (TRL superiori a 7). Questi prodotti alternativi possono essere utilizzati su vite, melo e altre colture orticole. I prodotti pilota hanno fornito livelli di protezione promettenti in un'ampia gamma di colture e condizioni pedo-climatiche, sia come applicazione singola che in strategie che combinano le alternative con basse dosi di rame. Nel prossimo decennio sarà possibile ridurre l'uso del rame su vite e melo, a condizione che le alternative possano essere autorizzate. L'Ue dovrebbe anche adattare il processo di registrazione dei prodotti a base vegetale, attualmente molto lungo e dispendioso in termini di tempo. Tuttavia, la fornitura di quantità sufficienti di prodotti alternativi a un prezzo economicamente sostenibile rimane una sfida straordinaria.  RELACS consiglia quindi di perseguire una strategia di minimizzazione piuttosto che di sostituzione totale del rame. Tale strategia di minimizzazione potrebbe consistere nella coltivazione di varietà resistenti o nell'attuazione di misure preventive (ad esempio, una maggiore biodiversità funzionale, pratiche di gestione delle colture), nell'uso di sostanze alternative e di sistemi di supporto alle decisioni (DSS) che consentano di ridurre i tassi di applicazione.

Alternative per sostituire l'olio minerale (paraffina)

Nella produzione di agrumi, sono stati testati due prodotti alternativi per sostituire l'olio minerale (paraffina) contro parassiti come cocciniglie, tripidi e acari. Inoltre, sono stati compiuti progressi nello sviluppo di una perturbazione vibrazionale che imita i segnali di comunicazione acustica specifici del parassita per disturbare il comportamento di accoppiamento e la riproduzione dell'insetto nocivo. Una riduzione sostanziale degli oli minerali, utilizzando prodotti meno problematici e tecniche innovative, sembra possibile nel prossimo futuro. La strategia di riduzione dell'olio minerale dovrebbe includere misure per migliorare la biodiversità, l'uso di prodotti alternativi a base di estratti vegetali (Clitoria ternatea e olio essenziale di arancio) e l'uso di segnali vibrazionali. Sia l'olio minerale che le alternative al rame sono soggetti a complicate procedure di approvazione.

Alternative agli antielmintici

In RELACS sono state testate due alternative agli antielmintici, un gruppo di farmaci antiparassitari che espellono i vermi parassiti (elminti) e altri parassiti interni: i prodotti di biocontrollo a base di Duddingtonia flagrans e la somministrazione di foraggi ricchi di tannini come l'erica. Queste alternative possono ridurre l'uso complessivo di antielmintici del 30-50% nei bovini, negli ovini e nei caprini biologici. Le alternative forniscono strategie di controllo complementari per ridurre ma non sostituire gli antielmintici. Il coinvolgimento dei veterinari e l'adattamento delle procedure di registrazione dei farmaci veterinari a base di sostanze naturali saranno fondamentali per garantire l'accettabilità e la rapida adozione delle alternative.

Riduzione degli antibiotici

Sono state esplorate due strategie alternative per ridurre l'uso di antibiotici nelle vacche da latte biologiche: un protocollo di pianificazione della salute e del benessere animale (AHWP - Animal Health and Welfare Planning Protocol) che combina dati dettagliati specifici dell'azienda con le FFS - Farmer Field Schools, e l'uso di oli essenziali per controllare mastiti da leggere a moderate. Le FFS sono incontri in cui diversi allevatori condividono consigli da pari a pari su problemi specifici degli allevatori ospitanti, seguendo un protocollo di incontro stabilito. Entrambi gli approcci sono promettenti per la riduzione degli antibiotici, poiché non è stata osservata alcuna differenza nella cura della mastite clinica (lieve o moderata) tra il trattamento con oli essenziali e quello con antibiotici, né sono stati osservati impatti negativi sulla qualità del latte o sulla salute e il benessere degli animali. La corretta attuazione del protocollo di pianificazione della salute e del benessere degli animali ha un potenziale molto elevato - fino al 50% - per ridurre l'uso di antibiotici per il trattamento della mastite nelle bovine da latte. Tuttavia, è necessario investire fortemente nei servizi di consulenza e coinvolgere i veterinari per facilitarne l'adozione. A medio termine, le strategie di riduzione degli antibiotici potrebbero essere integrate dall'uso di oli essenziali, anche se la ricerca deve confermarlo. L'Ue dovrebbe anche adattare il processo di autorizzazione per i prodotti veterinari a base di erbe, attualmente molto lungo e dispendioso in termini di tempo.

Integratori vitaminici

Gli attuali livelli di integrazione di vitamina E e di altre vitamine nei ruminanti biologici e di vitamine B2/B12 nel pollame biologico possono essere ridotti in modo sostanziale, dato che le diete a ridotto contenuto vitaminico non hanno avuto alcun impatto negativo sugli animali né sulla qualità del latte o della carne nelle  prove progettuali. Non è possibile una completa eliminazione, ma dovrebbe essere possibile ridurre la vitamina E per le vacche da latte biologiche di circa il 50% e la vitamina B2 per il pollame biologico del 30-50%. Queste riduzioni possono avvenire a brevissimo termine, poiché non ci sono vincoli tecnici per l'industria mangimistica. L'identificazione di un ceppo di lievito privo di OGM che produce in eccesso la riboflavina (vitamina B2) apre la possibilità di un'ulteriore produzione alternativa priva di OGM e non sintetica. Attualmente, la situazione è precaria, poiché solo un fornitore europeo offre vitamina B2 prodotta senza l'ausilio di OGM. È quindi essenziale sviluppare ulteriormente il mercato e stimolare la concorrenza per evitare una carenza di vitamina B2. La Commissione europea è incoraggiata a prendere una decisione chiara sullo status normativo dei prodotti costituiti da vitamina B2 prodotta senza l'ausilio di OGM e dovrà adattare la registrazione degli additivi per mangimi a livello europeo per facilitare l'accesso alle alternative.

Apporti esterni di nutrienti

L'uso attuale e la necessità di apporti esterni di nutrienti nelle aziende agricole biologiche in Europa è stato valutato in otto regioni di studio. In molte aree, l'apporto di azoto (N) aggiuntivo all'agricoltura biologica è necessario per aumentare la produttività, mentre gli apporti di fosfato (P) e potassio (K) sono necessari per prevenire il consumo di suolo. I dati prodotti nel RELACS mostrano che l'importanza dell'apporto di nutrienti nell'agricoltura biologica è stata finora sottovalutata. La limitata disponibilità di mezzi tecnici per la fertilità del suolo è il fattore più limitante per le rese nelle aziende biologiche senza bestiame. Inoltre, la mancanza di un approvvigionamento di nutrienti per le piante efficiente in termini di costi impedisce di aumentare la produzione di vegetali biologici oltre il 15-20% in molte regioni. Ridurre la dipendenza delle aziende biologiche dal concime convenzionale e dai nutrienti esterni provenienti da fonti non rinnovabili è comunque possibile nel medio termine riciclando i flussi di rifiuti della collettività. È fondamentale che la sicurezza e l'accettabilità di questi prodotti siano garantite e che il settore biologico concordi sui criteri per il loro utilizzo.

Individuazione di soluzioni fattibili ed economicamente vantaggiose

Le conclusioni del progetto RELACS sono state sviluppate attraverso una serie di workshop nazionali ed europei con ricercatori, responsabili politici, industria e associazioni di agricoltori. Le tre tabelle di marcia per la riduzione dei prodotti fitosanitari problematici (rame, olio minerale), per l'introduzione graduale di nuove fonti di nutrienti e per la riduzione dei mezzi tecnici problematici utilizzati nella produzione zootecnica (antibiotici, antielmintici, vitamine) che ne sono scaturite sono disponibili sul sito web di RELACS (vedi link in basso).

Gli obiettivi della "Strategia Farm to Fork" europea aggiungono la necessità non solo di sostituire le tecniche problematiche, ma anche di fornire alternative ampiamente accessibili ed efficienti in termini di costi in quantità sufficienti. Se da un lato gli strumenti e le tecnologie esplorate in RELACS hanno soddisfatto in larga misura le aspettative per quanto riguarda l'efficacia, dall'altro sono state riscontrate sfide importanti per quanto riguarda la durata dell'utilizzo legale delle alternative da parte degli agricoltori (cioè l'autorizzazione dei mezzi tecnici). Inoltre, molte alternative saranno più costose delle opzioni standard, richiedendo quindi un sostegno politico, oltre a istruzioni e formazione per essere adottate dagli agricoltori.

Conclusioni

RELACS ha fornito le informazioni scientifiche necessarie per identificare soluzioni fattibili ed efficaci dal punto di vista dei costi e la strada da seguire per l'attuazione, ma ha anche identificato le strozzature a vari livelli lungo la catena del valore. È inoltre emerso con chiarezza che le politiche comunitarie pertinenti dovranno essere adattate per affrontare le varie questioni, a seconda dei mezzi tecnici specifici. Sono state sviluppate tabelle di marcia per regole eque, affidabili e attuabili per i fattori di produzione controversi affrontati nel progetto. Come previsto, l'eliminazione immediata dei fattori di produzione controversi creerebbe rischi e costi insostenibili per il settore biologico. Al contrario, una tabella di marcia intelligente con fasi di transizione graduali può portare a un cambiamento rapido e positivo delle pratiche agricole. È/era essenziale coinvolgere tutte le parti interessate per giungere a conclusioni comuni sulla fattibilità tecnica delle soluzioni nelle diverse situazioni pedo-climatiche e socio-culturali dell'Europa.

* I livelli di preparazione tecnologica (TRL) sono un tipo di sistema di misurazione utilizzato per valutare il livello di maturità di una particolare tecnologia.

Relacs policy documents 

Fonte: FIBL