È suonato come un campanello d'allarme quanto detto dalle associazioni di categoria Assobio e FederBio alla presentazione della 35a edizione di Sana a pochi giorni dall'inizio della manifestazione.
Un'edizione che si presenta al pubblico di operatori e professionisti del comparto con oltre 650 aziende espositrici (il 15% delle quali dall’estero), per un totale di 5 padiglioni e circa 20.000 mq di superficie espositiva.
Un'edizione che però non può non tener conto – si è detto alla presentazione – della situazione difficile delle aziende agricole e soprattutto di una prospettiva nei consumi delle famiglie sempre meno ottimistica. I dati, infatti, se da un lato mostrano un aumento degli acquisti in valore, registrano dall'altro una flessione sui volumi del bio italiano.
L’autore dell’articolo raccoglie le testimonianze della presidente di FederBio, Maria Grazia Mammuccini, che indica nell’attuazione del Piano d’azione Nazionale un’importante chiave per far crescere i consumi, assieme al sostegno alle esportazioni dei prodotti bio italiani, e con la presidente di AssoBio, Nicoletta Maffini, che suggerisce invece una riduzione sia dell’Iva sui prodotti bio sia dei costi della certificazione.
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Fonte: TerraèVita