La Sicilia va verso pratiche biologiche rigenerative per un’agricoltura sostenibile e di valore. Con lo scopo ultimo di innovare il settore del biologico, impiegando colture ad elevato valore aggiunto e protocolli di produzione sempre più orientati alla tutela, alla salvaguardia e ad un uso efficiente delle risorse naturali, in primis il suolo e l’acqua.
Per raggiungere l’obiettivo e mettere a punto nel territorio siciliano un modello produttivo agricolo che sia efficiente ma anche economicamente sostenibile, il progetto SIC.A.RI.B. (Sicilia Agroecologica Rigenerativa Biologica): un progetto innovativo partito tra le province di Trapani, Palermo e Caltanissetta che prevede l’adozione di pratiche agricole biologiche rigenerative in aziende agricole siciliane che coltivano mandorli e seminativi. In particolare, il progetto ha l’obiettivo generale di messa a punto nel contesto territoriale siciliano di un modello produttivo agricolo efficiente ed economicamente sostenibile, aumentando i livelli di biodiversità nell’ecosistema di riferimento, operando una azione attiva e positiva nel processo di sequestro di carbonio e nella mitigazione del cambiamento climatico.
La Sicilia è una delle regioni italiane con più superfici coltivate in regime biologico. Il progetto SIC.A.RI.B. vuole consentire alle aziende di tutelare e migliorare la qualità fisica e biologica dei suoli coltivati, aumentare i livelli di biodiversità, operare un’azione attiva e positiva nel processo di sequestro di carbonio e nella mitigazione del cambiamento climatico. Ciò è reso possibile attraverso l’introduzione nelle aziende biologiche siciliane di pratiche e tecniche agronomiche basate sui principi cardine dell’agroecologia e dell’agricoltura biologica rigenerativa.
Il progetto è stato avviato a dicembre 2023 ma ha riscosso i primi entusiasmi a maggio, durante un momento di confronto con le aziende del territorio siciliano. L’iniziativa, tenutasi lo scorso 23 maggio ad Alia (PA) presso l’azienda agricola Dara Guccione BioFarm, è stata organizzata da FIRAB (www.firab.it), partner scientifico del progetto, con lo scopo di costituire ed animare un Living Lab, ovvero un “laboratorio vivente” in cui soggetti dalle diverse competenze si incontrano per co-creare conoscenze e collaborare assieme. L’attività è stata realizzata prima di una visita ai campi dell’azienda agricola, organizzata dalla Rete Rurale Nazionale nell’ambito dell’incontro dal titolo “Gruppi Operativi tra passato e presente: scambio di esperienze e condivisione”.
Il successivo appuntamento sul territorio, aperto agli addetti al settore, si è svolto il 4 luglio presso l’azienda agricola I Locandieri Società Cooperativa Sociale a Castelvetrano (TP). Si è trattato di un evento in campo, organizzato dal partner di progetto Arca Srl Benefit (www.arca.bio), durante il quale sono stati presentati la prova di consociazione colturale frumento duro e cece e i protocolli semplificati di automonitoraggio del suolo, applicabili da parte delle stesse aziende agricole per controllare le performance dei sistemi colturali testati.
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Fonte: SICARIB/Tele Ambiente