Data inizio
03 Mag 2017
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L'Unione europea e il Cile hanno firmato il loro accordo sul commercio di prodotti biologici, dopo le trattative che si erano concluse  nel marzo dello scorso anno (vedi la notizia riportata su Sinab). L'accordo riconosce, da parte di UE e Cile, la reciproca equivalenza delle regole di produzione biologica e dei sistemi di controllo, consentendo che tutti gli alimenti biologici prodotti e controllati in base alle norme UE siano direttamente collocati sul mercato cileno e viceversa. I loghi biologici attualmente utilizzati dall'UE e dal Cile per i rispettivi prodotti saranno altresì protetti come parte dell'accordo, che prevede inoltre un sistema di aggiornamento degli stessi inseriti nei rispettivi regolamenti biologici, nonché un accordo sulla cooperazione, lo scambio di informazioni e il sistema di composizione delle controversie per il commercio.

L'accordo UE-Cile sugli scambi di prodotti biologici è il primo dei cosiddetti accordi "di nuova generazione" per il settore. Fino ad ora l'UE aveva optato per accordi amministrativi sul riconoscimento dell'equivalenza o per il riconoscimento unilaterale dell'equivalenza delle regole di produzione e dei sistemi di controllo biologici dei paesi terzi. L'accordo del Cile è anche il primo riconoscimento bilaterale di norme biologiche con un paese latino-americano: un accordo che apre la strada ad altri accordi in materia di scambi di prodotti biologici e che dovrebbe contribuire ad un'ulteriore crescita del mercato alimentare biologico globale, sostenendo i posti di lavoro e la crescita del settore, che nella UE è cresciuto mediamente all'incirca del 5,5% l'anno negli ultimi 10 anni. Sempre nella UE quasi il 6% della SAU è biologico. Sebbene l'UE sia un importatore netto di alimenti dal Cile, si prevede che questo accordo contribuirà a fornire maggiori opportunità per le esportazioni di prodotti alimentari biologici dell'UE verso il Cile. 

Fonte: Commissione europea

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