“Api, alcuni insetticidi le uccidono in due minuti”.

Le ultime scoperte degli scienziati sulla relazione tra pesticidi di
uso comune e la crescente moria di api evidenziano come i nuovi potenti
insetticidi neonicotinoidi abbiano un effetto devastante su tali
animali. I neonicotinoidi sono sostanze utilizzate nella concia dei
semi all’atto della semina, che si diffondono tramite le gocce d’acqua
che si trovano sulle piante, come la rugiada e le ‘gutte’, ovvero le
essudazioni delle foglie. Purtroppo queste sono fra le fonti di
raccolto d’acqua preferite dalle api, che quindi vanno a cercare
rifornimento idrico in luoghi estremamente contaminati e velenosi. “Le
guttazioni di piante ottenute da semi di mais conciati – spiega il
Professore Vincenzo Girolami dell’Università di Padova – se vengono
bevute dalle api, le uccidono entro 2-10 minuti”. Viene il dubbio che
le autorizzazioni siano state concesse con eccessiva superficialità. Il
problema non sono né le seminatrici, né le tecniche di concia, ma i
principi attivi utilizzati, che comunque si ritroveranno a disposizione
dell’ape assetata. Secondo le stime dell’Unaapi, l’apicoltura italiana
conta circa 50.000 apicoltori, 1.100.000 alveari per circa 55 miliardi
di api.<br><i>Fonte di informazione:</i> “Agricoltura Italiana Ondine (AIOL)”, 21 gennaio 2009, www.aiol.it