Un nuovo studio della FIBL: “Impatto del nuovo regolamento UE sul biologico sulle catene del valore dei piccoli agricoltori e sul settore biologico europeo”.

Il nuovo Regolamento sul biologico (UE) 2018/848 introduce cambiamenti significativi alle importazioni di prodotti biologici, con l'obiettivo di rafforzarne l'integrità. Dal 1° gennaio 2025, le importazioni di prodotti biologici dalla maggior parte dei Paesi terzi - ad eccezione di quelli riconosciuti come equivalenti dall'UE e dalla Svizzera - dovranno essere pienamente “conformi” alle norme dell'UE.

La certificazione bio Ue in Cina: un processo complesso, di Elena Consonni

A margine dell’incontro dedicato alla Cina organizzato dalla piattaforma ITA.BIO si è parlato anche di certificazione, un approccio impegnativo e complesso per chi desidera esportare verso il Paese del Dragone. Non esistendo un sistema di mutuo riconoscimento tra la Cina e l’Unione europea per i prodotti biologici, le aziende italiane devono ottenere la certificazione da uno degli enti certificatori cinesi accreditati, anche se già in possesso della certificazione europea.

Uno sguardo all’India: il mercato dei prodotti freschi biologici cresce del 18% all'anno, trainato dalla domanda e dalle esportazioni

I prodotti freschi biologici in India, in particolare frutta e verdura, hanno registrato una notevole crescita nell'ambito del più ampio settore dell'agricoltura biologica. Secondo un rapporto 2024 sul mercato biologico indiano, cipolle, patate e pomodori sono i principali ortaggi biologici, ognuno dei quali contribuisce al 15% delle vendite di questo segmento.

Focus Cina di ITABIO: in Cina cresce l’attenzione verso i cibi salutari e il 65% delle famiglie acquista prodotti a marchio bio

Negli ultimi anni i consumatori cinesi hanno mostrato un crescente interesse per la salute e il benessere, riconoscendo l’importanza di una buona alimentazione per migliorare la qualità della vita. Questa tendenza si è tradotta in una domanda sempre maggiore di prodotti biologici: il 57% dei consumatori, infatti, dichiara l’intenzione di aumentare il consumo di prodotti biologici nei prossimi due o tre anni. Anche per i prodotti 'Made in Italy' le opportunità sono notevoli.

Abruzzo: cresce il bio nella provincia di Teramo

La provincia di Teramo cresce e si distingue per uno sviluppo significativo nel settore agroalimentare. Secondo i dati della Camera di Commercio di Teramo, il comparto agricolo locale ha registrato un aumento del 4,3% nel volume d'affari tra il 2022 e il 2023, con le esportazioni di prodotti agroalimentari che hanno raggiunto un valore di 45 milioni di euro, in crescita del 12% rispetto all'anno precedente.

La Spagna cresce nel bio, la chiave è nell’aumento dei consumi

La Spagna è riuscita a posizionarsi tra i primi dieci mercati mondiali per i prodotti biologici, con un valore di 3 miliardi di euro nel 2023, secondo quanto riportato dai media locali. 

Questo avanzamento colloca il paese tra i più grandi del settore, dietro a economie come gli Stati Uniti, la Germania e la Francia, che rappresentano il 5,7% del mercato europeo. Si stima che questo mercato crescerà tra il 6% e il 7% all’anno nei prossimi anni.

Internazionalizzazione del bio, appuntamento di ITA.BIO dedicato alla Corea del Sud: i materiali dell’evento

Per chi volesse rivederlo o lo ha perso, Nomisma ha pubblicato i materiali dell’incontro svoltosi il 19 giugno in diretta streaming focalizzato sulla Corea del Sud. ITA.BIO è la prima piattaforma per l’internazionalizzazione del biologico Made in Italy,  un'iniziativa promossa da ICE, in collaborazione con FederBio e a cura di Nomisma.

E' possibile scaricare i materiali dell’evento QUI

Nomisma: buone prospettive per i prodotti biologici italiani sul mercato sud coreano

Nel focus appena concluso dedicato da Nomisma, Ice Agenzia e FederBio (piattaforma ITABIO) alla Corea del sud è emerso che il comparto del biologico sud coreano rappresenta un mercato cui guardare da parte dei produttori bio italiani con grande attenzione, viste le buone prospettive che riguardano le nostre referenze bio, con il 41% dei consumatori che si dichiara intenzionato ad aumentarne il consumo nei prossimi 2-3 anni.

L'accordo sull'agricoltura biologica tra il Cile e l'Unione europea rimarrà invariato

Il Servicio Agrícola y Ganadero, SAG (Servizio per l'Agricoltura e l'Allevamento) del Ministero dell'agricoltura cileno comunica che l'Accordo di Equivalenza e Reciprocità nel Commercio Biologico tra il Cile e l'Unione Europea rimarrà in vigore; la decisione è stata ratificata in sede di Comitato Congiunto con l'Unione europea, rappresentato dalla Direzione Generale dell'Agricoltura e dello Sviluppo Rurale (DGAGRI).