Il vino bio nel mercato scandinavo: posizionamento e reputazione dei prodotti italiani

Nell’ambito dell’analisi realizzata da Nomisma per ITA.BIO – la prima piattaforma del biologico italiano, promossa da FederBio Servizi Srl e ICE – e presentata in occasione del webinar “Internazionalizzazione del BIO Made in Italy: focus Scandinavia” è stato  approfondito il tema del vino, alla luce dell’importanza che questo prodotto riveste per l’export italiano di alimentari a marchio biologico. 

Il mercato biologico in Scandinavia tra sfide e opportunità nell’analisi Nomisma per ITA.BIO

Per 4 consumatori scandinavi su 10 il biologico Made in Italy rappresenta il top della qualità. Pasta, olio extravergine, formaggi e vino sono le categorie di maggiore interesse all’interno di un mercato del bio che in Svezia e Danimarca supera i 4,4 miliardi di euro ed è considerato tra i più promettenti dalle imprese italiane. 

“Dal Parmigiano al chinotto, il made in Italy vale 30 miliardi”, di Corrado Zunino

Il cibo italiano non è mai entrato in crisi. Nel 2014, racconta il Censis, il valore delle esportazioni di prodotti alimentari e bevande è stato di 28,4 miliardi di euro: un terzo in più rispetto a cinque anni prima. I nostri prodotti si sono diffusi in Germania (+17,3%) e Francia (+20,5%), nel Regno Unito (+23,6%) e negli Stati Uniti (+37,8%). Va ricordato che questi numeri sono stati prodotti nel periodo – 2009-2014 – più duro della recessione. La richiesta di italian food è occidentale ed è pure metropolitana.