FIBL Europa e ÖMKi: lanciato un nuovo progetto per terreni più sani

A metà gennaio 2024,  FiBL Europa e ÖMKi (Istituto di ricerca ungherese sull'agricoltura biologica) hanno partecipato alla riunione di avvio del progetto SOILL Startup. Questa iniziativa mira a coordinare, sostenere e promuovere una rete di 100 laboratori e centri di ricerca sul suolo, finanziati dalla strategia dell'Unione europea "Un accordo sul suolo per l'Europa".

La gestione della fertilità tra osservazione dell’organismo agricolo e programmazione degli interventi, di Marco Serventi

L’Associazione per l’Agricoltura Biodinamica pubblica un interessante intervento in cui vengono presi in considerazione il suolo e la fertilizzazione. Soprattutto in biodinamica si cerca di strutturare una fertilità viva e reale del suolo con la formazione continua e progressiva di humus colloidale cercando di strutturare tutte le scelte, non solo agronomiche, in direzione di questa intensificazione del processo fondamentale dell’humus.

I terreni gestiti con metodo biologico contengono microbi benefici che aiutano a controllare le malattie del suolo: uno studio dall'India

I terreni coltivati con metodi biologici ospitano un microbioma più diversificato rispetto a quello dei terreni coltivati con metodi convenzionali, dove molti agricoltori trattano le loro colture con sostanze chimiche di sintesi per combattere le malattie del suolo. Secondo un recente studio a lungo termine condotto in India e pubblicato su Applied Soil Ecology, questi microbi biologici sono fondamentali per la soppressione delle malattie delle piante.

Strip cropping ed altri modelli di coltivazione agroecologici per produzioni ortive bio: il progetto ORTOBIOSTRIP

Nelle Marche il territorio è prevalentemente collinare, caratterizzato da terreni argillosi di difficile lavorabilità, poveri di sostanza organica e soggetti ad intensi fenomeni erosivi. Inoltre, i sistemi di coltivazione orticoli e non, sia biologici che integrati, sono costantemente esposti alle avversità biotiche come erbe infestanti, funghi e insetti. Questa situazione è imputabile anche alle lavorazioni profonde e all’abbandono degli avvicendamenti colturali.