Basilicata, progetti BioDruba e FiNoPom: convegno a Matera su pomacee e drupacee autoctone

Si svolge a Matera il 4 ed il 5 ottobre 2022, ore 9.00, presso l’Hotel San Domenico, organizzato dall’ALSIA (Agenzia Lucana di Sviluppo e di Innovazione in Agricoltura), il convegno per divulgare i risultati raggiunti dei progetti FiNoPom e BioDruba sulla conservazione, l'uso e lo sviluppo sostenibili delle risorse genetiche in agricoltura della Basilicata.

FOR[m]AGGI, API E FRUTTA: integrazione apistico-frutticola di sistemi foraggero-zootecnici in ambiente mediterraneo asciutto - "4APIFRUT"

Obiettivi generali

Miglioramento di alcune pratiche colturali tradizionali dell’azienda agro-zootecnica mediterranea volte a incrementare le produzioni di leguminose foraggio e granella in sinergia con un sistema di frutticoltura estensivo, entrambi sostenuti nell’impollinazione dalla presenza di attività apistiche a lor volta produttrici di reddito integrativo.

Breve descrizione del progetto

Regione Campania: progetto AnFruBiAmbi, varietà antiche di frumento duro coltivate in biologico

Si svolgerà a Montefalcione (AV) il 29 settembre un incontro divulgativo per presentare il progetto (capofila il Dip. di Agraria dell’Università Federico II di Napoli) sull’impiego di varietà antiche di frumento duro coltivate in biologico per la riduzione dell'impatto ambientale nell’areale avellinese.

'La diversità ha un buon sapore': un progetto bio tedesco per preservare le antiche varietà di ortaggi

Il 70 per cento degli ortaggi creati attraverso la coltivazione tradizionale è già scomparso. L'iniziativa " Vielfalt schmeckt  -La diversità ha un buon sapore" vuole fermare questa perdita mettendo a coltura varietà rare e tradizionali per poi porle sul mercato.

Progetto CONSEMI: un’indagine della FIRAB su omologhe filiere cerealicole

La coltivazione e l’utilizzo di vecchie (o antiche) varietà di cereali ha assunto negli ultimi anni una notevole diffusione, specie nelle piccole aziende che praticano l’agricoltura biologica. Si tratta di materiale genetico con notevoli caratteristiche di biodiversità: il loro utilizzo, sia dal punto di vista agronomico che nella fase di trasformazione, richiede preparazione e conoscenza.

CREA: dalla storia del grano duro italiano i segreti genetici per una pasta più sostenibile

La diversità genetica delle antiche varietà locali di grano duro (landraces) può aumentare l’adattabilità delle colture ai cambiamenti climatici e perfezionare le caratteristiche nutrizionali della pasta. Lo rivela uno studio pubblicato sulla rivista “Frontiers in Genetics” dal CREA con il suo Centro Cerealicoltura e Colture Industriali , in collaborazione con l’Università di Napoli Federico II, l’Università degli Studi di Sassari, l’Università di Bari “Aldo Moro” e l’Università Politecnica delle Marche.