Cerealicoltura biologica. 6) Metodi analitici avanzati in agricoltura biologica per la tracciabilità

<br /><br />Sviluppo e validazione di metodiche analitiche di tipo
quantitativo perla tracciabilità di specie cerealicole ad alto valoreagroalimentare.Fingerprinting
varietale basato su DNA profiling pergarantire la tipicità di prodotto.Studio sugli sfarinati di
granomediante HPLC-NMR per la tracciabilità di componenti proteiche eresidui di fitofarmaciStudio
degli sfarinati di grano mediante NMR eIRMS per la caratterizzazione dell’origine
geografica. <br /><br /> <br />TERZI V.,INFASCELLI F., TUDISCO R., RUSSO G., STANCA A.M.,
FACCIOLI P.2004. Quantitative detection of Secale cereale by real time PCRamplification. Food
Science and Technology (LWT):37:239-246.<br />TERZIV, MORCIA C., GIOVANARDI D., D’EGIDIO M.G., STANCA
A.M., FACCIOLI P.2004. DNA-based analysis for authenticity assessment of monovarietalpasta. European
Food Research and Technology, 219 (4): 428-431, DOI10.1007/s00217-004-0965-7.<br />TERZI V., MORCIA
C., GORRINI A:, STANCAA:M:, SHEWRY P:, FACCIOLI P. 2005. DNA-based methods for identificationand
quantification of small grain cereal mixtures and fingerprinting ofvarieties. Journal of Cereal
Science, 41: 213-220. (quinto posto nel“Top 25 articles within the journal”, settembre 2005-gennaio
2006).<br />TERZIV., PASTORI G., SHEWRY PR., FACCIOLI P. 2005 Real time PCR assistedselection of wheat
plants transformed with a HMW glutenin subunit.Journal of Cereal Science, 41: 133-136.<br />TUDISCO
R., LOMBARDI P.,BOVERA F., D’ANGELO D., CUTRIGNELLI M.I.,MASTELLONE V., TERZI V.,AVALLONE L.,
INFASCELLI F. 2006 Genetically modified soya bean inrabbit feeding: detection of DNA fragments and
evaluation of metaboliceffects by enzymatic analysis. Animal Science, 82: 193-199.<br />TUDISCOR.,
INFASCELLI F., CUTRIGNELLI M.I., BOVERA F., MORCIA C., FACCIOLI P.,TERZI V. 2006. Fate of plant DNA
monitored in water buffalo (Bubalusbubalis) and rabbit (Oryctolagus cuniculus). Livestock
Science,105:12-18.<br />TERZI V., MORCIA C., STANCA AM, KUCERA L, FARES C,CODIANNI P, DI FONZO N,
FACCIOLI P. Assessment of genetic diversity inemmer (Triticum dicoccon Schrank) x durum wheat
(Triticum durum Desf.)derived lines and their parents using mapped and unmapped molecularmarkers.
Genetic Resources and Crop Evolution, DOI10.1007/S10722-006-9173-6.<br />Atti di Convegni
nazionali.<br />MASTRANGELOA., TERZI V. 2005. Tracciabilità di specie e varietà cerealicolemediante
metodi analitici molecolari. Atti del Convegno Assincer“Biologico, rintracciabilità, igiene e
sicurezza: verso un percorsointegrato di gestione della qualità nei cereali. Foggia, 3 Novembre2004. <br />MORCIA C, ROSSI V, CORBELLINI M, FACCINI N, FACCIOLI P,TERZI V, DELOGU G. (2005) Molecular
traceability of Fusarium speciesalong bread production chain. Atti Convegno SIGA 2005, Potenza,
12/15settembre 2005. <br /> <br />Durante il progetto si è sviluppato, completato e validato un
compendiodi sistemi analitici molecolari basati su DNA profiling per latracciabilità delle diverse
specie dei cereali a paglia e per lagenotipizzazione delle varietà. In particolare, sono sviluppati
edutilizzati, su materie prime, sfarinati od alimenti a destinazioneumana e zootecnica, metodiche di
PCR qualitativa e quantitativa perl’identificazione di frumento tenero, frumento duro, spelta,
orzo,segale e triticale. Queste metodiche di tracciabilità, basatesull’analisi del DNA, si sono
dimostrate potenzialmente applicabili adanalisi routinarie, per la difesa sia della qualità che
della sicurezzadi un alimento finito. Infatti la determinazione del contenuto inspecie cerealicole è
importante per aspetti legati alla qualità delprodotto finito, ma anche alla sua sicurezza (as
esempio in alimentidestinati ai celiaci deve essere assente la componente segale etriticale, così
come frumenti ed orzo). Si è inoltre portato a termineuno studio per la messa a punto di tecniche
molecolari per latracciabilità di genotipi in paste monovarietali.: si è dimostrato comesia
possibile, con un approccio analitico di questo tipo, verificarel’autenticità di un prodotto in
diversi punti della filiera diproduzione. <br />E’noto come la filiera delle produzioni biologiche
debba esserenecessariamente OGM-free. Il progetto BIOCER prevedeva perciòl’utilizzo e la messa a
punto di sistemi analitici per la tracciabilitàdi componenti vegetali transgeniche. A questo
proposito è statosviluppato ed applicato un metodo di PCR quantitativa perl’individuazione di
frumenti teneri trasformati attraversol’introduzione di sequenze geniche codificanti per
subunitàgluteniniche ad alto peso molecolare. Si è inoltre portato a termine,in collaborazione con
la Facoltà di Veterinaria dell’Università diNapoli, uno studio approfondito sulla possibilità di
tracciare sequenzenucleotidiche vegetali e costrutti transgenici in tessuti prelevati daanimali
monogastrici e ruminanti alimentati con mangimi convenzionali eGM.<br />Si è inoltre avviato uno
studio sull’uso di marcatori molecolarifunzionali potenzialmente utili per la valutazione di
genotipi difrumenti dotati di caratteristiche qualitative e di resistenzeparticolarmente utili per
l’impiego in agricoltura biologica