Scopo del progetto è stato lo studio di metodi di controllo ecosostenibili per il contenimento delle infestazioni dei fitofagi che attaccano le colture in ambiente protetto. È stato innanzitutto valutato il contributo dei parassitoidi per il controllo degli Aleurodidi Bemisia tabaci e Trialeurodes vaporariorum, sia su pomodoro in serra che su colture di pieno campo di altre ortive, nonché su infestanti. Sono state inoltre condotte esperienze sull’impiego degli entomofagiEretmocerus mundus, Encarsia formosa e Macrolophus caliginosusintrodotti in serra con lanci inoculativi stagionali. Per valutare l’efficacia di mezzi di lotta alternativi gli insetticidi contro l’accartocciamento fogliare giallo del pomodoro, sono state condotte prove sull’impiego di reti anti-insetto 20 x 10, di tessuto-non-tessuto per la copertura delle piante, di un attivatore di SAR e di ibridi di pomodoro tolleranti alla malattia. Infine, su fragola è stata studiata l’efficacia di Phytoseiulus persimilis per il controllo di Tetranychus urticae, e su stella di Natale è stata valutata l’azione di contenimento delle infestazioni di B. tabaci svolta dal parassitoide E. mundus.<br /><br />L’indagine ha evidenziato la presenza di un complesso di parassitoidi associato alle mosche bianche che infestano il pomodoro in serra sufficientemente diversificato, comprendente gli Afelinidi Encarsia lutea,Encarsia mineoi, Encarsia pergandiella ed E. mundus. Tuttavia, le popolazioni naturali dei parassitoidi non sono apparse in grado di contenere in modo adeguato le infestazioni di Aleirodidi.<br /> <br />L’esperienza volta a valutare l’efficacia di lanci inoculativi di E. mundus, E. formosa e Macrolophus caliginosus ha messo in luce l’insufficiente azione svolta dagli entomofagi nelle serre di pomodoro. Mentre è stato osservato un incremento del parassitismo dovuto a E. formosa rispetto alle serre difese senza l’impiego di entomofagi, è stata registrata una scarsa mortalità attribuibile a E. mundus e a M. caliginosus.<br /> <br />L’uso di rete anti-insetto 20 x 10 ha permesso di ridurre l’infestazione di mosche bianche e l’incidenza dell’accartocciamento fogliare giallo, rispetto alla tradizionale rete 16 x 10. Tuttavia la rete a maglie strette presenta l’inconveniente di ridurre sensibilmente la circolazione dell’aria.<br /> <br />La copertura della piante con tessuto-non-tessuto per 2 o 3 settimane dopo il trapianto ha consentito di ridurre l’incidenza della virosi, rispetto al testimone scoperto. È stato tuttavia messo in evidenza il minor numero di fiori allegati nel secondo palco delle piante coperte per 3 settimane.<br /> <br />Le applicazioni dell’attivatore di SAR hanno rallentato il decorso della malattia, ma l’azione si è manifestata in ritardo rispetto all’insorgenza dell’infezione ed è risultata insufficiente a garantire un contenimento adeguato dei danni. Le piante trattate hanno inoltre manifestato un ritardo nella fioritura dei primi 2-3 palchi.<br /> <br />L’impiego di ibridi di pomodoro tolleranti alla virosi è una valida alternativa alla coltivazione di varietà sensibili, in particolare nelle aree periodicamente esposte all’infezione. Le osservazioni condotte hanno consentito di valutare le caratteristiche vegeto-produttivo e la qualità organolettica e commerciale di diversi ibridi tolleranti e di individuarne alcuni che potrebbero soddisfare le richieste del mercato.<br /> <br />Per quanto riguarda il controllo di T. urticae, mentre nel primo anno di prova sono stati raggiunti risultati soddisfacenti, nel secondo P. persimilis non è riuscito a contenere le infestazioni dell’Acaro in modo adeguato, probabilmente a causa della insufficiente qualità degli ausiliari utilizzati.<br /> <br />Le liberazioni di E. mundus per il controllo biologico di B. tabaci su stella di Natale non hanno garantito il rispetto degli standard qualitativi richiesti per la produzione di talee. L’impiego del parassitoide può pertanto essere proposto nell’ambito di programmi di difesa integrata.<br /><br /><br />Nannini M., Manca L., Giorgini M., 2006. Natural parasitism of Bemisia tabaci and Trialeurodes vaporariorum in an horticultural area of Sardinia, Italy. IOBC/wprs Bulletin 29 (4): 59-64.<br />Nannini M., Foddi F., Murgia G., Pisci R., Sanna F., Spanedda S., 2006. Alternative whitefly biocontrol options for greenhouse tomatoes. IOBC/wprs Bulletin 29 (4): 65-70. <br />Nannini M., Manca L., 2007. Impiego di antagonisti naturali degli aleurodidi per la difesa del pomodoro coltivato in serra. Informatore Fitopatologico, Anno LVII, 9: 14-18.<br />Marras P.M., Molino P., Asara G., Ortu S., 2007. Impiego di Eretmocerus mundus per la difesa di piante madre di Euphorbia pulcherrima da Bemisia tabaci. Atti del XXI Congresso Nazionale Italiano di Entomologia, Campobasso, 11-16 giugno 2007: 377.<br />Sirigu A., Nannini M., 2007. Management of TYLCD using non-woven row covers and acibenzolar-s-methyl in greenhouse tomatoes. Abstract Book of the 2nd International Symposium on Tomato Diseases, Kusadasi (Turkey), 8-12 October 2007: 111. In corso di stampa su Acta Horticulturae.<br /><br />Le pubblicazioni riportate non sono disponibili presso il sito di Agris Sardegna <br /> <br />(http://www.sardegnaagricoltura.it/innovazionericerca/agris/), ma possono essere richieste all’indirizzo e-mail del responsabile del progetto (mnannini@agrisricerca.it)<br /><br /><span narrow";"="" arial="" style="font-size: 10pt;"><span style="font-size: x-small;"><span style="font-family: Verdana,Arial,Helvetica;"> </span></span><o:p></o:p></span>