OLIVIBIO – Olivicoltura biologica

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gte mso 10]><![endif]–>Sperimentazione del trappolaggio massale (<i>mass trapping)</i> in alcuni arealimeridionali (<strong>Iannotta et al., 2005; Iannotta et al., 2008</strong>),dello sviluppo di un metodo
basato sulla spettrometriadi massa con sorgente di plasma ad
accoppiamento induttivo (ICP-MS) perla determinazione dei metalli presenti in tracce che
fosse utile allarintracciabilità dell’origine geografica degli oli (Benincasa et al., 2007),della
elaborazione del nuovo “Disciplinare per la produzione di oli verginid’oliva” per AIAB.<br /><link rel="File-List" href="file:///C:%5CDOCUME%7E1%5CBOTARE%7E1%5CIMPOST%7E1%5CTemp%5Cmsohtml1%5C01%5Cclip_filelist.xml"></link><!–[if gte mso 9]><xml> <w:WordDocument>
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<p>E’stata effettuata una sperimentazione del trappolaggio massale (<i>mass trapping)</i> in alcuni arealimeridionali (<strong>Iannotta et al., 2005; Iannotta et al., 2008</strong>).E’ stato sviluppato un nuovo
ed innovativo metodo basato sulla spettrometria di massa con sorgente di
plasma adaccoppiamento induttivo (ICP-MS) per la determinazione dei metallipresenti in
tracce, utile alla rintracciabilità dell’origine geografica deglioli (Benincasa et al., 2007). E’
stato elaborato un nuovo “Disciplinare per laproduzione di oli vergini d’oliva da agricoltura
biologica” per AIAB.</p>
<p>L’attività di ricerca svolta
dal DIP. SAVA dellaUniversità del Molise nel corso dei 3 anni di durata del progetto è
stataindirizzata alla identificazione di sostanze volatili di origine vegetalecoinvolte nella
interazione <i>Bactroceraoleae</i> (Gmelin) ed <i>Olea
europaea</i>L.</p>
<p>In ciascuno dei tre anni, nel
periodoottobre-novembre, sono state raccolte in campo olive infestate da stadigiovanili di <i>B. oleae</i> allo scopo diottenere adulti<i>&nbsp;</i>da utilizzare insuccessivi saggi
biologici.</p>
<p>L’estrazione di sostanze volatili da drupe
di trediverse cultivar (Gentile di Larino, Leccino, Ascolana) da olivo, negli stadifenologici di
ingrossamento del frutto e di invaiatura, è stata effettuatamediante (1) distillazione in corrente
di vapore di polpa di drupe sane esuccessivo recupero delle sostanze in esano mediante imbuto
separatore e (2)collezione, in capillari di vetro raffreddati, delle sostanze eventualmenteemesse da
drupe <i>in situ</i>. Analisigascromatografiche (GC) hanno evidenziato un consistente
numero di composti nelprimo tipo di estratti mentre ciò non è stato possibile nei secondi. Da
ciòemerge che molto probabilmente il frutto dell’ulivo emette quantità molto ridottedi sostanze
volatili, strumentalmente non rilevabili.</p>
<p>Gli estratti ottenuti per distillazione in correntedi vapore sono risultati attivi in saggi
elettroantennografici (EAG) ecomportamentali di ovideposizione che, pertanto, ne hanno evidenziato
il contenutoin sostanze ad attività biologica sugli adulti della Mosca.</p>
<p>Gli studi successivi sono stati indirizzati allacaratterizzazione chimica
delle molecole presenti in tali estratti, medianteanalisi di gascromatografia abbinata a
spettrometria di massa (GC-MS), ed allaidentificazione dei composti biologicamente attivi, mediante
analisi digascromatografia abbinata ad elettroantennografia (GC-EAD), biosaggicomportamenti e prove
di campo.</p>
<p>L’analisi GC-MS ha identificato 36
compostirappresentati da idrocarburi alifatici, aldeidi alifatiche ed altri a strutturacomplessa. In
tutti gli estratti, i picchi con area maggiore sono stati quellirelativi a 2-esenale e 2-decenale.
In alcuni estratti è stata riscontrata ancheuna significativa presenza di esanale, 2-eptenale,
nonanale,1,2-dicloro-cicloesano ed alfa-farnesene. Dal confronto dei composti presentinei diversi
estratti è emerso, inoltre, che le sostanze presenti nelle drupevariano con la cultivar e la
fenologia della pianta. Infatti, dalla fase di ingrossamentodel frutto a quella di invaiatura si ha
una riduzione quali-quantitativa deicomponenti maggiormente volatili ad un incremento di quelli a
peso molecolarepiù elevato ed a struttura chimica più complessa. </p>
<p>L’analisi GC-EAD degli estratti ha evidenziato unasignificativa e costante
attività elettrofisiologica per 6 composti negliestratti di Ascolana, 5 in quelli di Gentile diLarino e 3 in
quelli di Leccino. Talediverso numero di sostanze EAG attive presente nei vari estratti,
potrebbeessere correlato ad una capacità dell’insetto di discriminare le cultivar. Intal senso, il
maggior numero di picchi EAG attivi, registrati per gli estrattidi Ascolana, evidenziano una
preferenza olfattiva della Mosca per talecultivar.</p>
<p>I
composti EAD-attivi sono stati identificati come 2-esenale,nonanale, 2-decenale (nelle tre
cultivar), 2-eptenale,&nbsp; &#945;-farnesene (Ascolana e Gentile di Larino)
edisopropil miristato (Ascolana).</p>
<p>I biosaggi di
ovideposizione, condotti al fine diaccertare l’attività biologica (attrazione o deterrenza)&nbsp; di singoli composti sintetici sulcomportamento delle femmine ovideponenti,
non hanno mostrato effettisignificativi, suggerendo che l’attività biologica dei composti
attiviprobabilmente si esplica solo quando utilizzati in miscela secondo un opportunorapporto.
Nell’ultimo anno è stata valutata l’attività dei singoli compostianche in campo. Le singole
sostanze, poste in opportuni erogatori (fiale dipolietilene), sono state utilizzate per innescare
trappole adesive (pannellitrasparenti). Anche in tale sperimentazione, i composti saggiati non
hannomostrato una significativa azione attrattiva rispetto al controllo confermandoche
l’attrattività, evidenziata per gli estratti grezzi nei biosaggi diovideposizione, molto
probabilmente deriva da un’azione sinergica di piùsostanze attive. Ulteriori studi sono, pertanto,
necessari per individuare unamiscela di composti in grado di simulare l’attrazione del blend
naturale.</p>L’ENEA ha analizzatocampioni di olio ottenuti da olive trattate con
Rotenone e non trattate conrotenone (controllo) mediante 1H NMR allo stato liquido. I
risultatidell'analisi statistica non hanno individuato gruppi omogenei di campioni sullabase del
trattamento. A conferma di quanto osservato è stata eseguita unaanalisi multivariata della varianza
(MANOVA) sull'ipotesi della separazione deicampioni in base al trattamento. Anche l'analisi della
varianza ha confermatoche i campioni non sono discriminati dal trattamento.<br /><link rel="File-List" href="file:///C:%5CDOCUME%7E1%5CBOTARE%7E1%5CIMPOST%7E1%5CTemp%5Cmsohtml1%5C01%5Cclip_filelist.xml"></link><!–[if gte mso 9]><xml>
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<p>Cinzia Benincasa, JohnLewis, Enzo Perri and Giovanni Sindona, 2005,
Determination of trace elementsin organic virgin olive oils by ICP-MS, Massa 2005, An International
Symposiumon Mass Spectrometry, Roma 28 giugno-1 luglio 2005.</p>
<p>IannottaN., Pellegrino M., Perri E., Perri L.,De Rose F., 2005, Mass trapping
experimentswith two different “attract and kill” devices for Bactrocera oleae(Gmel.). IIEur. Meeting
of the IOBC “Integrated protection of olive crops”, Firenze.</p>
<p>C. Benincasa, M.A.
Caravita, B. Macchione,I. Muzzalupo, <u>E. Perri</u>, G. Sindona, InnovativeDeterminations of Al, Si, Cu, Procymidone andSpinosad Residues in Olive Oils by Mass Spectrometric Techniques, 2008,Proceeding of 6th Euro Fed LipidCongress: Oils, Fats and Lipids in the 3rd Millennium: Challenges,
Achievementsand Perspectives, Athens, 7-10 September 2008.</p>
<p>BenincasaC., Sindona G., Briccoli Bati C., Perrotta M.L., Perri E., Pennino G.,Cartabellotta
D. and Di Martino V. (2006). Monitoringof
aluminum, silicon and copper in olive oils by Inductively Coupled PlasmaMass Spectrometry. In: T.
Caruso, A. Motisi, L. Sebastiani. <i>Biotechnology and quality of olive treeproducts around
the Mediterranean basin. </i><i>Proceeding
ofOlivebioteq 2006. Second international seminar. Mazara del vallo, Marsala,Italy. November 5-10
2006</i>. Campo Artigrafiche,
Alcamo,Trapani, pp. 373-376. Olivebioteq, Vol. 2.</p>
<p>Cinzia
Benincasa,<sup>&nbsp;</sup>John Lewis, Enzo Perri,Giovanni
Sindona<sup>&nbsp;</sup>&nbsp;and Antonio Tagarelli, 2007. Determination of Trace Element in ItalianVirgin Olive
Oils and their Characterization According to Geographical Originby Statistical Analysis, Analitica
Chimica Acta, 585:366-370.</p><br /><br /><br />