Le attività hanno principalmente riguardato i seguenti aspetti :<br />-Valutazione dell’efficacia biologica e degli aspetti residuali di nuoviformulati rameici. I risultati ottenuti hanno permesso di evidenziarecome sia possibile garantire un efficace contenimento dellaperonospora, utilizzando quantitativi medi annui per ettaro di ramemetallo: 6-8 kg/ha/anno. Caratteristiche interessanti presentano lenuove formulazioni di idrossido di rame. Relativamente all’impiego disostanze in grado di coadiuvare l’azione del rame, interessantiprospettive sembrano scaturire dall’utilizzo in miscela con i formulatirameici di un composto a base di olio vegetale (Fitoil).<br />-Valutazione dell’adattabilità all’areale viticolo emiliano-romagnolo dialcuni ibridi resistenti alle principali crittogame della vite. Dopoalcune valutazioni preliminari, si è concentrata l’attenzione su 20genotipi, provenienti da Francia, Germania e Ungheria, la cui matricecomune risiede nella maggiore precocità con cui tutti manifestano lefasi fenologiche rispetto agli ambienti originari. Alcuni di essi hannoespresso caratteristiche produttive e qualitative interessanti. Con lavendemmia 2001, sono state fatte delle minivinificazioni di alcuni diquesti ibridi per poter eseguire anche una valutazione enologica.<br />-Ricerca di antagonisti naturali della mosca della ciliegia Rhagoletiscerasi. Per il futuro, l’ideale sarà quella di ottenere il maggiornumero possibile di individui di Rhagoletis cerasi, e non più la pura esemplice ricerca di larve parassitizzate in ambiente naturale.<br />-Ottimizzazione della fertilizzazione organica del melo in agricolturabiologica. I dati finora ottenuti, ci permettono di rilevare chel’azoto è il principale nutriente limitante lo sviluppo vegetoproduttivo del frutteto in agricoltura biologica e che l’utilizzo dimatrici organiche promuove positivamente la fertilità biologica delsuolo. <br />