Verifica dell’efficacia della macchina diradante per la regolazione della produzione in melicoltura

Nell’ambito della frutticoltura biologica la regolazione della produzione rappresenta uno degli interventi più importanti per garantire al produttore una produzione costante e di buona qualità. Oltre che allo studio relativo all’utilizzo di sostanze permesse dal regolamento CE per l’agricoltura biologica, si è approfondita la tematica relativa alle tecniche di diradamento meccanico tramite un’apposita macchina diradante. Di questa si vuole verificare l’efficacia diradante, il momento ideale di applicazione, i parametri tecnici di utilizzo e l’efficacia sulla riduzione dell’alternanza su un lungo periodo. 

La macchina diradante ha fornito dei risultati interessanti sia per quel che riguarda l’efficacia diradante che per la riduzione dell’alternanza. Un suo utilizzo deve però prendere in considerazione i seguenti fattori: 

  • Fondamentalmente gli impianti con una forma di allevamento stretta sono più adatti per il diradamento meccanico rispetto a forme di allevamento voluminose con la presenza di lunghi rami. La forma di allevamento e la potatura dovrebbero quindi venire adattate a questo provvedimento agricolo.
  • Il diradamento con la macchina diradante dovrebbe venire considerato solo come una parte di un programma di diradamento più ampio, in quanto una forma di diradamento aggressiva come questa elimina i migliori frutti posizionati all’esterno della chioma con l’effetto secondario di poter addirittura favorire un aumento dell’allegagione all’interno della chioma. La pianta può reagire con un aumento dello sviluppo vegetativo ed in alcuni casi anche con una rifioritura tardiva.  
  • Una velocità di avanzamento di 6 -7 km/h si è dimostrata praticabile in pieno campo. Con questa velocità è ancora possibile tralasciare delle piante che presentano una debole fioritura. Il trattamento doppio di andata e ritorno sulla stessa parte del filare non è consigliabile. La velocità di rotazione dovrebbe aggirarsi attorno ai 300 giri /min.
  • Il montaggio frontale è tendenzialmente da preferire al montaggio posteriore, così che la gestione dell’attrezzo risulti essere facilitata e la comodità del guidatore ne trae sicuramente un bel vantaggio. Se la carreggiata presentasse delle irregolarità di pendenza  allora in questo caso potrebbe essere vantaggioso usare una macchina trainata.
  • Una applicazione precoce conduce tendenzialmente ad una migliore efficacia diradante e ad una riduzione dell’alternanza. Va però tenuto presente che ad uno stadio di vegetazione più avanzato é possibile riconoscere meglio l’intensità di fioritura e facilitare il trattamento mirato di piante singole. L’aspetto negativo di una applicazione tardiva è da ricondurre ad un aumento del pericolo di infezioni del colpo di fuoco batterico e dalla sua facilità di trasmissione attraverso la macchina. Per questo motivo dopo ogni fase operativa l’attrezzo dovrebbe venire pulito e disinfettato accuratamente.
  • È comunque da menzionare che il diradamento con la macchina diradante rappresenta una interessante tecnica per la regolazione della produzione per la frutticoltura biologica. Una sua applicazione dovrebbe però venir completata anche con altri provvedimenti come  la potatura, il diradamento dei fiori con il polisolfuro di calcio ed il diradamento manuale.