Data inizio
15 Mag 2013
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Si è concluso ieri a Bruxelles il Consiglio europeo Agricoltura e pesca. Nel documento finale si legge che la produzione biologica e il settore alimentare biologico nell'Unione Europea si sono affermati come agricoltura sostenibile e sistema di produzione soddisfacendo una duplice funzione sociale: rispondono ad una crescente domanda dei consumatori e forniscono beni pubblici che contribuiscono alla tutela dell'ambiente, al benessere degli animali e allo sviluppo rurale.

Lo sforzo che viene chiesto agli Stati membri è quello di «sviluppare il settore dell'agricoltura biologica ad un livello ambizioso, rivedendo l'attuale quadro normativo, al fine di migliorarne la fruibilità, prevedendo un periodo di stabilità e certezza e che miri a: un ulteriore chiarimento e semplificazione; affrontare le attuali questioni in sospeso che richiedono un ulteriore sviluppo; chiarire la situazione per quanto riguarda la protezione dell'uso del termine 'biologico' per prodotti non nell'Allegato I; fornire orientamenti sul termine 'biologico' associato alla preparazione dei prodotti biologici negli esercizi della ristorazione collettiva».

Si aggiunge che è necessario:

- «continuare a ridurre al minimo le diverse eccezioni descritte nel Regolamento, mentre si fornisce flessibilità nell'applicazione delle norme di produzione per accogliere le circostanze specifiche dello stadio di sviluppo del settore a livello nazionale»;

- «riconoscere il lavoro del Expert Group on Technical Advice on Organic Production (Egtop) in relazione all'approvazione, l'inclusione o l'eliminazione di varie sostanze negli Allegati».

Il Consiglio invita quindi

la Commissione a:

- «riesaminare l'attuale processo di consulenza tecnica al fine di migliorarne l'efficacia, garantendo nel contempo che le norme non siano indebolite»;

- «adottare misure specifiche volte a tutelare la reputazione del settore biologico, andando incontro alle aspettative dei consumatori», attraverso anche un «rigoroso e proporzionato regime di controllo economicamente efficiente che dovrebbe includere l'assegnazione univoca di responsabilità tra i soggetti interessati al controllo ed un regime di sanzioni armonizzato concordato a livello europeo».

Per questo scopo è necessario:

- «rafforzare e migliorare i canali di comunicazione tra tutte le agenzie di controllo ed esplorare i modi per migliorare ulteriormente la produzione, la presentazione e la rapida diffusione di informazioni, documentazione e dati pertinenti»;

- «richiedere l'armonizzazione dell'interpretazione delle norme e l'attuazione delle regole e fornire linee guida laddove potessero sorgere divergenze».

Aspetto importante risulta quello di «migliorare gli attuali meccanismi per facilitare il commercio internazionale di prodotti biologici che richiedono reciprocità e trasparenza negli accordi commerciali» ed «assicurare che la procedura di importazione sia robusta e non ponga in svantaggio gli operatori dell'Unione Europea». Viene sottolineata la necessità di «migliorare i meccanismi per la raccolta, la comunicazione e la diffusione delle statistiche del commercio» e si invita la Commissione, in cooperazione con gli Stati membri, a «valutare la fattibilità di istituire certificati di importazione elettronici europei, al fine di agevolare e rafforzare la procedure di controllo ai confini Ue».

Il Consiglio auspica inoltre che si possa incoraggiare la promozione del settore biologico e aumentare il consumo di prodotti bio, chiedendo di «intervenire per armonizzare e garantire l'applicazione del logo Ue come una misura molto positiva per aumentare il riconoscimento e la differenziazione dei prodotti biologici nel mercato; aumentando la consapevolezza dell'opinione pubblica e promuovendone il suo utilizzo attraverso l'informazione on-line e campagne specifiche».

Perciò risulta essenziale:

- «rivedere e aggiornare il Piano d'azione europeo per l'agricoltura biologica perché rifletta lo sviluppo prevalente e il futuro del settore e fornisca una visione politica ed un punto di riferimento per il futuro»;

- «riconoscere l'inclusione specifica dell'agricoltura biologica nelle attuali proposte di riforma della Pac e prendere in considerazione altre possibilità di fornire sostegno finanziario per la produzione biologica all'interno questo quadro»;

- «continuare a riconoscere e favorire il dinamismo innovativo e le potenzialità del settore del biologico ed il sostegno necessario della ricerca e dell'innovazione, in particolare nel quadro dell'European Innovation Partnerships (Eip)».

 

Fonte: UE